Stefano Vallorini, 30enne luinese, è stato condannato in primo grado ad un anno, con l’accusa di “minacce”, ma è stato assolto per i capi di imputazione di “stalking” ed “incendio doloso”. Il giovane, infatti, secondo l’accusa, era stato l’artefice dell’incendio di dieci camper, due roulotte ed una barca a motore nella zona Paù, a Luino, nel gennaio 2014, ed avrebbe causato un rogo a Voldomino dove erano andate distrutte tre automobili ed un motorino. Il motivo sarebbe stato relativo ad una vendetta contro la sua ex, una giovane 24enne, e contro il padre, reo secondo Vallorini di averli fatti lasciare.
Luino, l’incendio nella zona Paù nel gennaio 2014
Luino, 30enne condannato ad un anno per con l’accusa di minacce. L’ultima udienza, avvenuta dieci giorni fa circa, riguarda un processo che non comprendeva solo accuse di stalking, ma anche di incendio doloso, danneggiamenti e distruzione di automobili, anche a persone che non erano legate alle rivalse del giovane contro la sua ex ed il padre. Si parla di intimidazioni e minacce che Stefano Vallorini, giovane luinese, ha compiuto proprio nei confronti di una ragazza di 24 anni, dopo esser stato lasciato nel dicembre 2013, e del padre, colpevole secondo lui di convincere la figlia a prendere questa decisione.
I fatti di cronaca iniziano proprio allora. Il 4 gennaio 2014, infatti, si registra l’incendio doloso di un cassonetto dei rifiuti vicino casa della ragazza, che al contempo riceve continuamente chiamate e messaggi di minacce da parte di Vallorini, messaggi che arrivano anche ai suoi familiari. Così la 24enne decide di denunciare l’ex, accusandolo di atti persecutori. Il 20 gennaio 2014, però, è clamoroso quello che accadde: sempre secondo l’accusa, Vallorini avrebbe appiccato l’incendio devastante che ha distrutto dieci camper, due roulotte ed una barca a motore nella zona Paù, tra Luino e Dumenza, con un danno che superava all’incirca il milione di euro (cliccare qui 1 – 2). L’obiettivo di Vallorini era quello di colpire il camper di proprietà del padre, ma le conseguenze avevano preso una piega diversa causando un danno superiore alle previsioni. Qualche mese dopo, nell’agosto 2014, si era verificato un altro incendio a Voldomino che ha causato la distruzione di tre automobili e un motorino (cliccare qui). Anche in questo caso alcuni dei mezzi in questione erano intestati al padre della ragazza e venivano utilizzati proprio da lei. Così, dopo le indagini, era scattato l’arresto per Vallorini nel novembre 2014, ma nell’ultima udienza la ragazza ha baciato appassionatamente il 30enne all’uscita dall’aula, chiedendo invano il ritiro della denuncia.
Assolto per stalking ed incendio doloso. Dopo l’ultima udienza, in cui il procuratore Sabrina Ditaranto ha chiesto 4 anni di carcere, e l’avvocato del giovane la piena assoluzione, ieri è arrivata la sentenza in primo grado con la condanna di Vallorini ad un anno di reclusione. Per il gup di Varese, infatti, l’accusa non ha provato un collegamento diretto tra Vallorini, che ha anche precedenti per tentato omicidio e rapina, e gli incendi che la procura gli contesta di avere appiccato.