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Luino: al Teatro Sociale martedì sera “Ladro di razza”, una tragicommedia nella Roma del 1943

Creato il 27 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Andrà in scena, martedì 31 marzo a partire dalle 21.15, l’ultimo spettacolo della stagione teatrale voluta ed organizzata dal Comune di Luino. Sul palco del Cinema Teatro Sociale, con “Ladro di Razza” di Gianni Clementi, salirà Massimo Dapporto, insieme a Susanna Marcomeni e Blas Roca Rey. La regia è affidata a Marco Mattolini, le scene ed i costumi ad Andrea Stanisci, mentre le musiche originali sono di Lucio Gregoretti.

Luino: al Teatro Sociale martedì sera “Ladro di razza”, una tragicommedia nella Roma del 1943

“Ladro di razza”, lo spettacolo teatrale che andrà in scena al Cinema Teatro Sociale di Luino il prossimo 31 marzo alle ore 21.15 (comune.luino.va.it)

“Ladro di razza” è decisamente una commedia intensa, dolce-amara, neorealista, che sa toccare le corde dell’anima. Roma 1943. Un modesto ladro e truffatore, Tiberio, abituato a inventarsi la vita, esce dal carcere, dopo aver scontato l’ennesima pena. Non può tornare a casa dei suoi, perché sulle sue tracce c’è un usuraio, noto per la sua crudeltà. Decide quindi di rifugiarsi nella catapecchia di Oreste, suo amico d’infanzia, che lavora come operaio nelle fornaci di Valle Aurelia. Tiberio deve assolutamente trovare al più presto dei soldi, per placare l’ira del “cravattaro”. Conosce casualmente una ricca zitella ebrea, Rachele, che vive da sola in un appartamento lussuoso del ghetto. Sarà lei la sua vittima. Tiberio la corteggia e, dopo un’estenuante resistenza della donna, riesce finalmente ad entrare nelle sue grazie. Ormai è di casa e pronto per il furto, in cui coinvolge anche l’amico fornaciaro. All’alba del 16 ottobre del 1943 le SS fecero irruzione nel ghetto ebraico di Roma, rastrellando 1024 persone per deportarle nel campo di concentramento di Auschwitz. In questa storia, mai il detto “Al posto sbagliato nel momento sbagliato” fu più puntuale. Ma il piccolo uomo Tiberio, opportunista e vigliacco, catapultato di colpo in un episodio storico dirompente, scoprirà in sè un inaspettato coraggio che gli consentirà un grande riscatto.

“Ladro di razza” si ispira alla grande tradizione del cinema neorealista, indagando in chiave di tragicommedia un momento della nostra Storia. Si ricorda l’ordine che fece Herbert Kappler, capo della Gestapo nella capitale, obbligando la comunità ebraica a raccogliere e consegnare 50 chili d’oro per la propria incolumità e soprattutto della conseguente deportazione che avvenne nonostante le promesse fatte. Momenti di trascinante comicità si alternano a parentesi di riflessione e commozione, regalando allo spettatore tre personaggi da ricordare. Tiberio, Oreste e Rachele, infatti, protagonisti di questa piccola, minuscola e, per certi versi, ridicola storia diventano il tramite per raccontare un’Italia in guerra, una Roma allo stremo, ma ancora capace di sussulti d’orgoglio. “Ladro di razza” è una storia di ingenuità e fame, di illusioni e inganni, di risate e lagrime, quando le parole onore, compassione e orgoglio avevano ancora un significato.

Si parte dalla storia per farci riflettere sulla guerra, sul razzismo, sull’amore, sulla generosità. E ci si commuove davanti alla bontà dei sentimenti che nemmeno un plotone di esecuzione può uccidere. Ci si focalizza sulla Roma negli anni del secondo conflitto mondiale: una città bombardata, impoverita, svuotata nelle notti di coprifuoco, ma capace di rialzarsi sempre e di sollevarsi con estrema umiltà e orgoglio.

Per la prevendita dei biglietti contattare l’U.R.P. del Comune di Luino al numero 0332-543569.


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