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Luino, Gianmarco Pozzecco in visita al Minibasket Verbano. Emozionante pomeriggio per i bambini

Creato il 14 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

(Articolo di Michele Minetti) – Nell’ambito dell’accordo di collaborazione con la Pallacanestro Varese, ieri pomeriggio Gianmarco Pozzecco ha fatto visita al Verbano Luino per incontrare i tesserati e promuovere l’ottava edizione del Camp organizzato con la Pallacanestro Varese. Il Poz ha parlato di sé a 360°, raccontando dei suoi esordi, della passione per la pallacanestro, della sua esperienza straordinaria a Varese e di tanto altro. Non solo, però, visto che l’ex allenatore della Openjobmetis Varese si è fermato a lungo nella palestra del Liceo di Luino: ha firmato autografi, fatto foto ed anche dediche ai 60 ragazzi e bambini di tutte le squadre (le Under 14, 12, 11 e 9). Emozionante, per i bambini, anche la sfida ai tiri liberi. Il Poz era accompagnato dal dirigente varesino Mario Oioli ed è stato introdotto dal coach della prima squadra del Verbano Luino, il professor Piergiorgio Manfré.

L’ingresso di Gianmarco Pozzecco nella palestra del Liceo di Luino (i video presenti, dal canale YouTube Michele Minetti).

Pozzecco in visita a Luino, una carriera straordinaria nel mondo della Pallacanestro. L’abbiamo seguito nel campionato italiano agli esordi al PalaCarnera di Udine passando poi sulla costa livornese, allenato da Dado Lombardi e compagno di squadra di Sugar Ray Richardson. E’ diventato Maradona a Varese con il Dream Team Roosters, ha giocato in Eurolega con la Fortitudo di Repesa al fianco di Basile e Belinelli, ha divertito il pubblico spagnolo a Saragoza e russo a Mosca, sempre nella massima competizione europea. Gianmarco era anche riuscito a giocare una Summerleague NBA con la maglia dei Phoenix Suns (come un grande ex varesino come Stefano Rusconi) convincendo tutti, nonostante il fisico ben lontano dai canoni NBA. Solo per problemi legati ai contratti in essere nel vecchio continente non firmò, chiudendo poi la carriera agonistica al sole di Capo d’Orlando.

In visita al Minibasket Verbano, il Poz ha promosso l’ottava edizione del Camp organizzato con la Pallacanestro Varese. Il Poz è tornato ieri al Liceo di Luino in visita al Minibasket Verbano, a distanza di 16 anni dopo quella bella partita del 1999 tra Roosters Varese e Lugano Tigers. Pozzecco era il playmaker e uomo immagine di quella squadra, di quello scudetto e di questo sport; l’occasione si è presentata per la presentazione dell’ottavo camp Minibasket organizzato dalla Pallacanestro Varese a Chiavenna, nell’ambito della collaborazione tra Pallacanestro Varese ed il Verbano. Per consultare tutte le informazioni sull’ottava edizione del Camp 2015 Chiavenna cliccare qui.

Introdotto da Piergiorgio Manfrè e accompagnato dal dirigente varesino Mario Oioli, altro volto noto sul lago per aver allenato ad inizio carriera il Basket Maccagno proprio con Manfré e a seguire Luino, il Poz ha raccontato i suoi esordi sul campo da basket portato dalla madre insieme al fratello maggiore Gianluca. Dalle parole di Gianmarco è subito comprensibile quanto sia grande l’amore che prova per la pallacanestro, a partire dagli esordi all’Inter 1904 Trieste (ndr, il Poz è nato a Gorizia ma cresciuto a Trieste). Ricorda con piacere, e forse un filo di nostalgia, il suo campetto di Trieste: lì passava le giornate da piccolo, sul mare con lo scolo dell’acqua in mezzo, nel quale l’unico vezzo per Pozzecco erano le retine: “Non mi è mai piaciuto giocare senza”. Un uomo che è andato oltre lo sport come a Varese, dove ha incendiato di passione una città intera, ripartendo dopo un grave infortunio al ginocchio, o come nel suo rapporto odio-amore con gli allenatori. E come dimenticare, poi, la medaglia olimpica di Atene 2004, giocata da protagonista con il suo tiro da tre e i suoi passaggi geniali?

Il pubblico, fatto di ragazzi e bambini, presente nella palestra del Liceo di Luino ha dimostrato di gradire il racconto di Pozzecco, subissato in seguito di foto, richieste di autografi e dediche. Gianmarco ha dato prova che le parole non spiegano fino in fondo il suo amore per il gioco e quindi ha passato in rassegna i 60 (tra Under14, Under12, Under11 e Under 9) mini atleti della Pallacanestro Verbano Luino, iniziando una spettacolare e divertente sfida ai tiri liberi. Gioca e sorride con tutti i bambini, sempre disponibile a dare un consiglio sulla meccanica di tiro dei ragazzi o a rimediare ad una scarpa slacciata. Rimane basito dal 3/3 della esordiente 2003 Federica Zappa, subito recuperare il rimbalzo e a sua volta va in lunetta per tirare.

Insomma, un bel pomeriggio al Liceo di Luino, una pagina da ricordare per tutti i presenti in palestra: che lo sport sia occasione di svago ma anche di apprendimento; esperienze umane e rapporti che vanno oltre il risultato finale di una partita.


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