Luino, l’assessore al Bilancio Sgarbi replica sul tema tasse: “Abbiamo contenuto la spesa nonostante la spending review”

Creato il 08 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ l’assessore al Bilancio, Dario Sgarbi, a tracciare il quadro economico delle casse comunali a Luino, dopo le critiche sull’aumento delle tasse degli scorsi giorni. A disapprovare quanto fatto dall’amministrazione Pellicini, è stato il candidato sindaco del Movimento Italia Nazione, Pietro Agostinelli, che ha analizzato nel dettaglio, con delibere alla mano, in che modo sono aumentate le tasse dei cittadini a Luino, soprattutto per i tributi da versare per le case e riguardo l’aumento del 3% degli stipendi degli amministratori. Agostinelli, inoltre, precisava come Pellicini sulla stampa aveva dichiarato di non aumentare le tasse ai luinesi, mentre nove mesi dopo, invece, si è votato in modo opposto. Ecco, però, la replica dell’assessore Dario Sgarbi con l’analisi del bilancio e di quanto fatto dall’amministrazione Pellicini in questi cinque anni.

Dario Sgarbi, assessore al Bilancio, Finanze e Patrimonio del Comune di Luino (Foto © arca.regione.lombardia.it)

Sul fronte delle entrate: mancata attuazione del federalismo municipale e riduzione dei trasferimenti. Gli anni appena trascorsi – si legge in una nota stampa comunale – dovevano vedere affermarsi il c.d. Federalismo municipale che avrebbe dovuto consentire ai Comuni di avere entrate tributarie proprie, superando il meccanismo dei trasferimenti statali basati sulla spesa storica. Il Federalismo municipale doveva basarsi su tre azioni: definizione dei costi e dei fabbisogni standard, quale sistema omogeneo di valutazione della spesa pubblica, introduzione di un’unica (o meglio sarebbe dire “prevalente”) imposta municipale (IMU), riallineamento delle sperequazione contributiva tra le diverse aree del Paese attraverso forme di compensazione (fondo di solidarietà/fondo di riequilibrio). Nulla di tutto ciò si è ancora realizzato interamente, ma anzi il Comune di Luino è stato penalizzato da sempre minori trasferimentiQualche dato per capire: nel 2012 il Comune di Luino incassava da IMU su prima casa ed immobili diversi (seconde case, immobili per attività produttive, professionali, commerciali,  ecc..) € 3.779.000,00. Nel 2014 l’IMU viene meno sulla prima casa e resta solo sugli ulteriori immobili (immobili diversi) mentre viene introdotta la TASI. Nell’anno 2014 i contribuenti complessivamente, in applicazione delle aliquote deliberate dal comune, versano a titolo di IMU e TASI l’importo di euro 5.022.000,00, ma di tale importo al comune resta solo la somma di euro 3.795.000,00 mentre la differenza (euro 1.220.000,00) viene trattenuta, per scopi perequativi, dallo Stato. Le imposte incassate dall’ente nel 2014 sono quasi equivalenti a quelle del 2012, ma mentre nel 2012 riceveva dallo Stato € 1.657.000,00 di trasferimenti, nel 2014 ne riceve solo € 766.000,00. In due anni i trasferimenti dallo Stato sono scesi di oltre € 900.000.

Cosa è stato fatto per arginare i minori trasferimenti?

Le azioni sono state duplici:

- Per quanto concerne l’entrata è stata introdotta la TASI sulla prima casa con un’aliquota del 3.3 per mille contro il 5,0 per mille dell’IMU del 2012 (ultimo anno di applicazione delle IMU sulla prima casa) confermando le detrazioni (€ 200,00 per nucleo familiare + € 50 per ogni figlio ). L’IMU sugli altri immobili (seconda case e immobili produttivi) è aumentata di 1,1 punti ossia da 9,1 per mille al 10,2 per mille. Ma non è stata applicata la TASI. Quindi, in conclusione, non si può dire che ci sia stato un incremento delle tasse comunali nonostante i minori trasferimenti dello Stato. Per le prime case, infatti, si è avuto un decremento di 2,2 punti per mille (da 5,5 per mille a 3,3 per mille) con le medesime detrazioni, mentre l’incremento di 1,1 per gli immobili diversi dalle prime case è stata compensata dalla mancata applicazione della TASI.

- Per quanto concerne la spesa dell’ente si evidenzia il continuo e progressivo sforzo di razionalizzazione della spesa corrente che dal 2010 al 2014 è diminuita gradualmente fino all’importo complessivo di euro 650.000,00. Il risultato conseguito è particolarmente importante in considerazione del consolidamento della spesa di assistenza sociale, di incremento di alcuni servizi come ad esempio quello della mensa scolastica, dell’incremento delle superfici e immobili oggetto di interventi di manutenzione e nonostante l’effetto negativo dell’incremento dell’IVA da 20% al 22% tra il 2011 e 2013. (Su una spesa complessiva si euro 5.000.000,00 l’aumento di 2 punti percentuali di IVA si traduce in una maggiore spesa di euro 100.000,00).

Per quanto riguarda la critica sull’aumento degli stipendi del 3% si precisa che è stato un adeguamento che hanno applicato dagli uffici comunali, in esecuzione di un decreto ministeriale. Non c’è stato nessun tipo di votazione in giunta.

In conclusione – conclude la nota stampa – si fa riscontrare che per effetto delle continue azioni di razionalizzazione generale della spesa corrente è stato possibile contenere l’aumento delle imposte reso inevitabile dalle riduzione dei finanziamenti statali disposti dalle varie manovre finanziarie (e spending rewiev).

Per approfondire:

Luino verso le elezioni, il MIN attacca: “Nessun fair play, sarà una campagna al fulmicotone. Noi vicini ai cittadini”


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