Lunchbox

Da Sississima

Sono stata contattata alcuni giorni fa dall'ufficio stampa dell'Anica e ho ricevuto l'invito per andare a vedere l'anteprima del film della locandina qui sopra..."Lunchbox", incuriosita ho cliccato subito sul trailer allegato e...ho capito immediatamente che il mio sito era piaciuto anche per i viaggi in Asia che faccio di media (purtroppo) solo 1 volta all'anno...e che l'amore che ho per l'Oriente trapela a chiare lettere da questo sito!! Mercoledì mi sono recata a vedere il film e come al solito per me è stato un tonfo al cuore...lo so perfettamente che non potete capire queste emozioni fortissime che provo anche solo guardando qualcosa che appartiene all'Asia...ma ci sono...immense...il film è iniziato proprio come quando sono arrivata in India nel 2009, confusione, rumori, traffico, smog...e mi sono sentita catapultata a Mumbai...poi è andato avanti raccontando di ricette tipicamente indiane...quasi un brivido lungo la schiena mi ha ricordato quel trionfo di odori e sapori, a volte intensi e quasi pungenti, che le spezie possono dare...la magia dei sensi abbinata alla magia delle spezie... ed è stato, ancora una volta, come se io fossi lì...non nel film ma lì a Mumbai, per strada, in mezzo alla gente...e, come al solito,  mi sono emozionata...dolcissimo e soleggiato fine settimana a tutti, un abbraccio SILVIA ACADEMY TWO Presenta  LUNCHBOX UN FILM DI RITESH BATRA INDIA 2013 DURATA 105 MINUTI USCITA ITALIANA 28 NOVEMBRE
CAST ARTISTICO
Saajan – Irrfan Khan Ila – Nimrat Kaur Shaikh – Nawazuddin Siddiqui Signor Shroff – Denzil Smith Signora Deshpande (La zia di Ila) – Bharati Achrekar Il marito di Ila – Nakul Vaid Yashvi – Yashvi Puneet Nagar La mamma di Ila – Lillete Dibey CAST TECNICO
SCRITTO E DIRETTO DA RITES BATRA MONTAGGIO – JOHN LYONS SCENOGRAFO – SHRUTI GUPTE SUONO – MICHAEL KACZMAREK COLONNA SONORA – MAX RICHTER
PRODOTTO DA  Guneet Monga, Anurag Kashyap, Arun Rangachari
CO-PRODOTTO DA Nina Lath Gupta, Shanaab Alam, Vivek Rangachari, Sunil John, Nittin Keni, Karsten Stöter, Benny Dreschel, cedomir Kolar, Marc Baschet, Danis Tanovic.
PRODUTTORI ESECUTIVI Lydia Dean Pilcher, Irrfan Khan, Ritesh Batra
UNA PRODUZIONE Sikhya Entertainment (India), Dar Motion Pictures (India), NFDC (India), Roh Films ( Germany), ASAP Films (France), Cine Mosaic (Usa).
LUNCHBOX, opera prima di Ritesh Batra, racconta una storia d’amore “epistolare” nella Mumbai di oggi. Prodotto e sviluppato grazie al TorinoFilmLab, il film è stato presentato in prima mondiale alla Semaine de la Critique di Cannes, dove ha conquistato il Festival, vincendo il Premio del pubblico. Lunchbox è uscito in India il 20 Settembre, dove è stato accolto calorosamente dalla stampa e inaspettatamente, anche dal pubblico indiano, che abitualmente affolla i cinema solo per i musical di Bollywood.
SINOSSI
LUNCHBOX, racconta di Ila, una casalinga appassionata di cucina che spera, con le sue ricette saporite e speziate, di ridare un po’ di vitalità al suo matrimonio. E di Saajan, un modesto impiegato a pochi mesi dalla pensione, che si vede recapitare sulla sua scrivania, inaspettatamente, tutte le mattine, il lunchbox che Ila amorevolmente prepara ogni mattina per il marito. Ila non sa che il suo lunchbox è finito sulla scrivania sbagliata!  Sarà solo l’inizio di un lungo scambio di messaggi tra Ila e Saajan che lentamente si trasformerà in un’affettuosa amicizia. Pian piano i loro messaggi diventeranno brevi confessioni sulle loro solitudini, sulle loro paure, sui ricordi e sulle loro piccole gioie. Scriversi diventerà un modo per sentirsi vicini in una metropoli come Mumbai che spesso distrugge speranze e sogni...

I DABBAWALLAHS Tra i tanti "miracoli" di Mumbai, ce n'è uno che si ripete ogni giorno, da oltre cento anni. I protagonisti si chiamano dabbawallahs - dal marathi dabba, "gavetta" più walla, "trasportatore" - e sono una spina dorsale della ristorazione aziendale. Ogni giorno circa 5000 dabbawallahs consegnano quasi 200.000 pasti caldi, dai fornelli delle abitazioni nelle periferie, alle scrivanie degli uffici, nel centro città e restituiscono i contenitori vuoti alle casalinghe nel pomeriggio. Questo efficiente ed ingegnoso sistema permette a impiegati, studenti e alunni delle scuole elementari di mangiare ogni giorno, il cibo preparato a casa senza rischi di contaminazioni castali o igieniche. Il business comincia nel 1890, e da allora il sistema è rimasto pressoché immutato. Qui, nella città più densamente popolata dell'India, cinquemila fattorini si muovono su biciclette e treni locali, e un ineccepibile sistema 'a staffetta', garante di consegne puntuali. Il meccanismo che permette l'identificazione di mittente e destinatario, invece, si basa su codici di lettere e numeri segnati sulle gavette e facilmente memorizzabili anche da chi non ha studiato. Buona parte dei fattorini, infatti, non sa leggere.
Qualche anno fa, l’università di Harvard ha fatto uno studio sul loro sistema di consegna. Ha verificato che mediamente viene commesso solo un errore ogni milione di consegne, considerando che i pasti
vengono distribuiti sei giorni a settimana, con qualsiasi tempo, anche durante il monsone e i suoi allagamenti, al costo di un abbonamento mensile che varia tra 3 e 7 euro circa, a seconda della distanza della consegna richiesta. Notevole, oltre all'affidabilità del sistema in sé, l'assoluta fiducia riposta nella correttezza dei Dabbawallahs da parte dei committenti. E' rinomato il fatto che, nei contenitori, le mogli o le mamme possano riporre, oltre al pasto, denaro, messaggi, oggetti di valore... Qualunque cosa desiderino far pervenire ai loro cari con discrezione e non è mai avvenuto che mancasse qualcosa. I TRASPORTI DI MUMBAI A Mumbai le persone sono come i lunchboxes. La ferrovia trasporta milioni di abitanti da casa al posto di lavoro e poi di nuovo a casa la sera, sembra quasi che si muovano su un nastro trasportatore. Mumbai impone ai suoi residenti dei ritmi frenetici, impedendogli di soffermarsi sui loro sogni o di pensare a cosa ne sarà della propria vita. La grande città può essere crudele e benevola allo stesso tempo. Questo film racconta la storia di un lunchbox, uno su 1 milione, consegnato per errore all’indirizzo sbagliato e di come la speranza di una vita migliore può qualche volta provenire da dove meno te l’aspetti. “Qualche volta il treno sbagliato “ dice Shaikh “ti porta alla destinazione giusta”.
NOTE DI REGIA QUALCUNO CON CUI CONDIVIDERE "Mi trovo spesso a scrivere storie che raccontano quanto possa essere bizzarra la vita che ti fa trovare qualcosa di straordinario anche nell’ordinario. C’è una eco fortissima di questo in Lunchbox, dove i personaggi scoprono che hanno dimenticato segmenti importanti della propria vita, perché non hanno avuto nessuno a cui raccontarli fino a quel momento. La linea sottile di confine nel film tra il “verismo” e l’aspetto fantastico e sognante, mette alla prova la capacità dello spettatore di credere ancora che tutto possa accadere nella vita." VIVERE IN PRIGIONE Entrambi i protagonisti di Lunchbox vivono in una prigione. Ila è rinchiusa nella prigione del suo matrimonio e Saajan è prigioniero del suo passato. La storia racconta di come il destino guidi le nostre esistenze e di come spesso possiamo scegliere, quando lo vogliamo veramente, di trasformare la nostra vita. 
Un altro ruolo centrale nel film è quello di Shaikh, un nuovo collega di ufficio di Saajan che quest’ultimo dovrà formare perché possa prendere il suo posto, quando lui andrà in pensione. E’ un orfano, ha scelto il suo nome e si è costruito una vita in una città difficile come Mumbai. A poco a poco la relazione tra il giovane Shaikh e il maturo Saajan si trasformerà in un rapporto padre e figlio e aiuterà Saajan ad emergere dalla prigionia del suo passato. MONDI DIFFERENTI Ila vive a Kandivili, il quartiere di Mumbai abitato dalla classe media conservatrice. Saajan vive nel villaggio di Ranwar, nel vecchio quartiere cattolico di Bandra. Fondamentale nella storia è comprendere che i percorsi di vita dei due protagonisti non si sarebbero mai incrociati se non fosse stato commesso un errore nella consegna del lunchbox. Esistono molteplici città all’interno di Mumbai. II loro background e i loro mondi così diversi, ci fanno sperare che qualcosa di buono possa accadere anche nei luoghi più inusuali. Esiste un linea sottile che unisce questi due personaggi che va oltre i luoghi in cui abitano e in cui sono cresciuti. Entrambi non vivono bene il loro tempo, amano i programmi tv degli anni ’80 e i vecchi Irani cafés di Mumbai. L’espediente dello scambio di lettere tra i due protagonisti che muove la storia, rivela anche la nostalgia per un modo di comunicare ormai superato.


 "innamorarsi a Mumbai tra una ricetta e l'altra" "la strada del cuore è attraverso lo stomaco" "ha volte il treno sbagliato ti porta alla stazione giusta"



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