La devozione verso tutti i figli, al di là dei legami di sangue: è il senso dell'elefante, codice inscritto in uno dei mammiferi più controversi, e amuleto di una storia che comincia in un condominio di Milano. Pietro è il nuovo portinaio, ha lasciato all'improvviso la sua Rimini per affrontare un destino chiuso tra le mura del palazzo su cui sta vegliando. Era prete fino a poco tempo prima, ora è custode taciturno di chiavi e appartamenti, segnato da un rapporto enigmatico con uno dei condomini, il dottor Martini, un giovane medico che vive con moglie e figlia al secondo piano. Perché Pietro entra in casa di Martini quando non c'è? Perché lo segue fino a condividere con lui una verità inconfessabile? Il segreto che li unisce scava nel significato dei rapporti affettivi, veri protagonisti di un intreccio che si svela a poco a poco, arrivando all'origine di tutto: una ragazza conosciuta da Pietro quando era un sacerdote senza Dio, in una Rimini dura e poetica, a tratti felliniana.
Marco Missiroli è nato a Rimini nel 1981. Attualmente vive e lavora a Milano come caporedattore della rivista di psicologia “Riza” e collaboratore alla pagine culturali del Corriere della sera e di Vanity fair. Il suo romanzo d'esordio, “Senza coda” (Fanucci, 2005), ha ricevuto nel 2006 il Premio Campiello Opera prima; Il 22 marzo 2007 pubblica con Guanda il romanzo “Il buio addosso” (premio Insula romana 2008). Il 12 febbraio 2009 è uscito il terzo romanzo, "Bianco" (Guanda), che ha vinto la XXVIII edizione del Premio Comisso, il Premio Tondelli 2009 e il premio della critica Ninfa-Camarina 2010.