NAZIONALE
Per Ancona e zone collegate, in occasione della XXX Mostra Mercato Internazionale della Pesca
10,00 - 11,45 PROGRAMMA CINEMATOGRAFICO
IL PONTE DI WATERLOO
Film -Regia di Mervyn Le Roy
Int. : Robert Taylor, Vivien Leigh, Lucille Watson
Prod. : M.G.M
16,15 - 17,50 EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
FRANCIA: Divonne-les-Bains
TOUR DE FRANCE
Arrivo della decima tappa: Belfort - Divonne-les Bains
Telecronista Adriano Dezan
18,15 SEGNALE ORARIO
GIROTONDO
(Alimentari Vè-Gè - Industria Alimentare Fioravanti - Dentifricio Mira - Gelati Eldorado)
la TV dei ragazzi
18,18 CENTOSTORIE
Nicolò
di Maria Luisa De Rita
Con Alberto Marchè, Giuliana Calandra, Toni Barpi
Scene di Laura Quadrelli
Costumi di Rossana Romanini
Regia di Alvise Sapori
GONG (Pasta Agnesi - Salvelox)
18,45 IMMAGINI DAL MONDO
Rubrica realizzata in collaborazione con gli Organismi Televisivi aderenti all'EBU-UER
Realizzazione di Agostino Ghilardi
GONG (Linea Mister Baby - Pile Leclanchè - Keramine H)
19,15 URRA' FLIPPER
Il museo sottomarino
Telefilm - Regia di Ricou Browning
Distr. : M.G.M.
Int. : Brian Kelly, Luke Halpin e Tommy Norden nella parte di Bud
ribalta accesa
19,45 TELEGIORNALE SPORT
TIC - TAC (Dinamo - Motta - Cibalgina - Pepsodent - Tonno Palmera - Innocenti)
SEGNALE ORARIO
CRONACHE ITALIANE
OGGI AL PARLAMENTO
ARCOBALENO 1 (Patatina Pai - Detersivo Last al limone - Sughi Althea)
CHE TEMPO FA
In studio Edmondo Bernacca
ARCOBALENO 2 (Cuocomio Star - Magazzini Standa - Punt e Mes Carpano - Stilla)
20,30 TELEGIORNALE
Edizione della sera
Direttore Willy De Luca
CAROSELLO
(1) Oransoda - (2) Pentola a pressione Lagostina - (3) Polenghi Lombardo - (4) I Dixan - (5) Junior Testanera
I cortometraggi sono stati realizzati da : 1) D.N. Sound - 2) Brunetto Del Vita - 3) Film Makers - 4) Jet Film - 5) Cartoons Film
21,00 ALFRED HITCHCOCK: L'ARTE DEL SOSPETTO
NOTORIOUS
Film - Regia di Alfred Hitchcock
Interpreti : Ingrid Bergman, Cary Grant, Claude Rains
Produzione: R.K.O.
DOREMI' (Pesce surgelato Findus - Badedas bagno vitaminico - Coda di Tigre Toseroni - Onceas Fuji film)
22,50 L'ANICAGIS presenta
PRIMA VISIONE
BREAK (Rosso 18 Ivlas - Shell)
23,00 TELEGIORNALE
Edizione della notte
OGGI AL PARLAMENTO
CHE TEMPO FA
In studio Edmondo Bernacca
SPORT
SECONDO CANALE
TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
PER LA ZONA DI BOLZANO
SENDER BOZEN
SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
19,30 POLIZEIFUNK RUFT
Die Sozialhelferin
Polizeifilm
Regie: Hermann Leitner
Verleih: STUDIO HAMBURG
19,55 INTERVIEW MIT PROF. KARL RAHNER
Verleih: TELEPOOL
20,05 AUS HOF UND FELD
Eine Sendung fur die Landwirte von Dr. Hermann Oberhofer
20,40 - 21,00 TAGESSCHAU
21,00 SEGNALE ORARIO
TELEGIORNALE DEL SECONDO PROGRAMMA
INTERMEZZO (Cera Emulsio - Pizzaiola Locatelli - Rimmel Cosmetics - Dash - Terme di Recoaro - Patty Valigia)
21,15 INCONTRI 1970
a cura di Gastone Favero
Duke Ellington: jazz e simpatia
di Alfredo Di Laura e Ruggero Orlando
(Replica)
DOREMI' (Crodino aperitivo analcoolico - Confezioni Issimo - Agrumi Idrolina Gazzoni - Ipoclorito Montecatini)
22,15 CICLO DI CONCERTI SINFONICI
dedicato a W.A. MOZART
Direttore Thomas Schippers
Requiem K. 626 per soli, coro e orchestra
Solisti, Orchestra Sinfonica e Coro di Roma della Radiotelevisione Italiana
Regia di Fernanda Turvani
(Registrazione effettuata il 14 luglio 1968 in Piazza del Duomo a Spoleto in occasione dell'XI Festival dei Due Mondi)
TSI - SVIZZERA
16,15 - 17,15 In Eurovisione da Divonne-les Bains
CICLISMO: GIRO DI FRANCIA
Cronaca diretta delle ultime fasi e dell'arrivo della tappa
Belfort - Divonne-les Bains
19,40 MINIMONDO MUSICALE
Trattenimento per i piccoli a cura di Claudio Cavadini
Presenta Rita Giambonini
(Replica)
20,15 TELEGIORNALE 1a edizione
20,20 OBIETTIVO SPORT
Riflessi filmati, commenti e interviste
20,45 TV-SPOT
20,50 ANTOLOGIA
Arrivederci
Telefilm
21,15 TV-SPOT
21,20 TELEGIORNALE Edizione principale
21,35 TV-SPOT
21,40 L'ALTRA META'
I problemi della donna nella società contemporanea
22,30 HIMALAYA - TERRA DELLA SERENITA'
Il lago degli Yogis
Realizzazione di Arnaud Desjardine e Sonam T. Kazi
(A COLORI)
23,20 LUDWIG VAN BEETHOVEN
II Centenario della nascita
Sinfonia n.2 in RE
New Philharmonia Orchestra diretta da Otto Klemperer
Presentazione di Carlo Piccardi
(A COLORI)
24,00 In Eurovisione
CICLISMO: GIRO DI FRANCIA
Servizio speciale sulla tappa Belfort - Divonne-les Bains
0,10 TELEGIORNALE 3a edizione
-------------------------------------------------------------------
Di lei già si parla da un paio d'anni: è una dolce e graziosa ragazza scesa a Roma nel 1967 dall'Alto Monferrato con il chiaro intento di lavorare per i media, come giornalista o conduttrice televisiva. Alla fine è quest'ultima la veste per la quale è ritenuta idonea e così viene mandata a Milano per introdurre in video e in voce i servizi della seguitissima rubrica Orizzonti della scienza e della tecnica. Si dà il caso che la giovane piemontese, fuori da Corso Sempione, faccia amicizia con un illustre suo conterraneo e quasi coetaneo, Gianni Rivera, il golden boy del Milan... e Cupìdo è subito in agguato. I giornali rosa ci ricamano sopra, ma intanto ella, sul finire del 1969, viene ritrasferita a Roma: da quel momento la ragazza avrà il compito, assai ambìto, di annunciatrice sostituta, in servizio d'estate e durante le festività di fine anno. Solo nel 1976 sarà ufficialmente assunta e quasi nessuno più ricorderà il suo flirt con Rivera, in altre sentimentali faccende affaccendato: per lei arriverà il momento della grande popolarità... nove anni di annunci, di conduzioni televisive soprattutto per i bambini, anche di articoli (una serie molto carina per TV - Sorrisi e Canzoni: incontri con i VIP da lei intervistati e con le fotografie di Nicoletta Orsomando, che da sempre si diletta a tempo perso con gli obiettivi)... finchè non si insinuerà proprio quella bastardissima malattia che manda spesso all'altro mondo le donne nel fior fiore del loro splendore... e il 12 febbraio 1986 Roberta Giusti entrerà nella leggenda, facendo piangere tutta l'Italia che le ha voluto bene e continuerà a volergliene nel ricordo. Certi rotocalchi popolari vorrebbero addirittura chiedere a Papa Giovanni Paolo II di beatificarla, anche per evidenziare il grande impegno sociale e l'indubbia fede religiosa che l'hanno sempre contraddistinta... ma il tempo farà presto tramontare questa ipotesi (francamente esagerata).
E' quindi Roberta Giusti - ancora annunciatrice saltuaria alle prime armi, pur se la foto, direttamente tratta da una sequenza televisiva, risale agli anni d'oro - a rappresentare simbolicamente la televisione di lunedì 6 luglio 1970, prima giornata di quella programmazione estiva più leggera e stringata nei tempi che ci siamo ritrovati sempre ad esaltare nelle tre estati precedenti del nostro Focolare (e continueremo a farlo), proprio per discrezione e necessità di adeguarsi alle esigenze della collettività, laddove, da quando le televisioni commerciali hanno preso il sopravvento, quindi da circa un trentennio in qua, si è verificato e si verifica sempre l'esatto contrario.
Incominciamo - in presenza di dati più certi - con il film del mattino a diffusione locale, in coincidenza con eventi fieristici: stavolta è tutta la fascia della Marca di Ancona a beneficiarne e la pellicola prescelta (stranamente non citata dal Radiocorriere - TV ma comunicata regolarmente da Sorrisi) è un vero e proprio classico del cinema romantico, quel Waterloo Bridge che in anni bellici fece piangere mezzo mondo, ben girato da Le Roy e sapientemente caratterizzato da un'ottima coppia di attori, Robert Taylor (Roy, il soldato inglese impegnato sul fronte della Grande Guerra e in breve licenza) e Vivien Leigh (Myra - nella versione in italiano Mara -, la ballerina che s'innamora del giovane militare incontrandolo casualmente nel cuore di Londra, proprio percorrendo il panoramico ponte sul Tamigi intitolato alla cittadina fiamminga ove la coalizione anti-napoleonica guidata dagli inglesi diede il definitivo scacco a Bonaparte). La vicenda precipiterà: la danzatrice, creduto morto il suo amato durante il conflitto, sarà licenziata dal corpo di ballo per il quale ha prestato sino a quel momento la propria opera e dovrà fare la puttana per non ridursi in miseria, fino a quando apprenderà che Roy è ritornato sano e salvo a casa: vergognandosi del suo attuale modus vivendi, dopo un ultimo, drammatico incontro, Myra la farà finita gettandosi sotto un camion proprio lungo il Waterloo Bridge.
Entusiasmo, amore, rimorso: questi sono i sentimenti ben espressi negli inserti tratti da Waterloo Bridge che abbiamo ritrovato su YouTube. Prima, però, ecco una sorta di estrema sintesi della vicenda, sulle note di un brano musicale, Auld Lang Syne, arrangiamento di un canto popolare scozzese tipico nei momenti di congedo sia temporanei che estremi, che per l'occasione diventa Valzer dell'addio (o delle candele) e che proprio grazie a questo film diventa un motivo musicale noto in tutto il mondo, spesso da eseguirsi la notte di Capodanno:
Soffermiamoci ora su tre specifiche scene: la prima è quella della conclusione della prima serata trascorsa assieme da Mara e Roy. La ballerina teme che non ci sia più l'opportunità di rivedersi, dovendo il militare ripartire per assistere il Regno Unito in guerra... (le voci italiane sono di Renata Marini e Giulio Panicali):
Poi, però, un inatteso protrarsi della licenza di Roy favorisce un altrettanto inatteso incontro sotto la pioggia, con tanto di dichiarazione d'amore da parte di lui:
Chiudiamo con il tragico finale (in inglese):
Dopo il prologo marchigiano del mattino, qualche ora dopo hanno inizio le diffusioni nazionali: tutti i televisori degli appassionati di ciclismo sono accesi in pieno pomeriggio... e così, alle quattro e tredici minuti esatti...
Appare subito Maria Grazia Picchetti che annuncia il collegamento con Adriano Dezan: sigla dell'Eurovisione e... "gentili signore e signori, buon pomeriggio ! Siete collegati con Divonne-les Bains, ove si concluderà la decima tappa del Tour de France, la Belfort - Divonne-les Bains, di duecentoquarantuno chilometri...."
Protagonista, inutile dirlo, è il cannibale fiammingo... quando corre lui (e soprattutto manca il rivale bergamasco, che preferisce il Giro) per nessuno ce n'è... vittoria di tappa e mantenimento della maglia gialla...
Nutrito è il programma della TV dei ragazzi, che da oggi racchiude anche lo spazio per i più piccini, quasi sempre inserito in testa all'ora e mezza di trasmissione, con una replica dei migliori episodi dell'ottima serie Centostorie, da quasi tre anni fiore all'occhiello del Centro RAI torinese. Seguono le Immagini dal mondo, che non fanno certo vacanza, e quindi, gradito ritorno dopo il successo dell'anno precedente, le avventure del delfino Flipper, con nuovi episodi appena giunti dagli Stati Uniti d'America. Questa è la sigla:
Interessante scoperta per il pubblico altoatesino, al quale il Secondo Canale dedica quotidianamente un'ora e mezza di programmi in tedesco che precedono le trasmissioni di rete: va in onda un episodio della serie poliziesca girata ad Amburgo, Polizeifunk ruft, che dal 1967 è un telefilm tra i più popolari in Germania Federale e in madrepatria sta terminando la propria produzione giusto in quel periodo, con storie girate a colori. Un breve trailer ci permette di fare una conoscenza più ravvicinata di questa serie, che ci sembra non sia stata mai tradotta e adattata per il pubblico nostrano:
Un telegiornale molto atteso è quello che va in onda alle 20,30: nel primo pomeriggio, sorprendendo tutti gli italiani, la radio ha comunicato che il Presidente del Consiglio, Mariano Rumòr, ha rassegnato le dimissioni, che il Capo dello Stato, Giuseppe Sàragat, ha accettato.
Per il giorno successivo, la CGIL aveva indetto uno sciopero generale, quasi a invitare politici e padroni ad aver rispetto della recentissima, grande conquista per colletti bianchi e tute blu: il nuovo Statuto dei Lavoratori, entrato in vigore il 20 maggio. La mossa dello statista veneto scudocrociato viene interpretata dalla Sinistra tutta, socialista o comunista che sia, come una mossa vigliacca che vorrebbe intimidire soprattutto quella classe operaia che nell'autunno precedente si era schierata compatta contro attacchi di ogni tipo e che vorrebbe spingere verso Destra un Paese per il quale l'esperienza del Centro-Sinistra, incominciata sette anni prima, sembra sul viale del tramonto. La CGIL sospende ufficialmente lo sciopero generale all'ultimo momento, anche per evitare rappresaglie di vario genere, ma in alcuni ambienti operai, specialmente tra i metalmeccanici di Arese o della genovese Ansaldo, le braccia verranno ugualmente incrociate.
Quasi noncurante della stagione calda che sta vivendo l'industria italiana, Carosello continua a magnificarne i manufatti risultanti, anche con accattivanti e originali filmati d'accompagnamento. Per esempio, da un anno incontra il gradimento di grandi e piccini l'Uomo - Linea (o, più semplicemente, La Linea), un cartone animato che Osvaldo Cavàndoli ha creato per la pentola a pressione Lagostina e che, con la voce di Carlo Bonomi che pronuncia incomprensibili fonemi arricchiti comunque da una chiara intonazione milanese, riesce a varcare le frontiere pubblicitarie e soprattutto italiane, diventando celebre in molti paesi europei (Germania e Francia primi fra tutti) ed extra-europei (Australia e perfino gli Stati Uniti d'America, ove oggi, anni Dieci del secolo XXI, reclamizza una certa automobile della Ford):
Dopo questa curiosità, godiamoci la Linea originale, pescando nel mazzo dei caroselli trasmessi in quel 1970 (lunedì 6 luglio compreso):
"Secondo me, l'attore, in un film, deve essere molto docile, e veramente non deve fare proprio nulla. Deve avere un atteggiamento calmo e naturale - cosa d'altronde niente affatto semplice - e deve accettare di essere utilizzato e integrato nel film dal regista e dalla macchina da presa. Deve lasciare alla macchina da presa il compito di trovare gli accenti migliori e le migliori sottolineature"
Sono parole di Alfred Hitchcock, raccolte nientemeno che da François Truffaut (cit. in FABIO CARLINI, Alfred Hitchcock, Editrice Il Castoro, 1995, pag. 3) in occasione di quei loro colloqui che sono diventati tra i testi fondamentali di storia del cinema. In effetti, chi ha confidenza con la filmografia dell'illustre cineasta inglese attivo spesso e volentieri in Nordamerica riesce a cogliere facilmente questi aspetti... gli attori non gigioneggiano più di tanto, ma conducono essi stessi per mano gli spettatori nell'aiutarli a dipanare la vicenda trattata.
In quell'inizio d'estate 1970, la RAI manda in onda per sei lunedì altrettante opere hitchcockiane e quella sera la scelta cade su una tra le più famose e più belle, Notorious del 1946 (in italiano vi è pure un sottotitolo, L'amante perduta, ma la nostra televisione preferisce evitarlo per ragioni allora contingenti, conservando i crediti originali americani). Ingrid Bergman è la protagonista; Cary Grant il deuteragonista; Claude Rains l'antagonista. La storia è nota: la viziatissima figlia di un agente di spionaggio nazista attivo negli States (che, condannato a vent'anni di carcere, si suicida) passa al controspionaggio dell'FBI, accompagnandone in Brasile il responsabile, Mister Devlin, che deve indagare a propria volta sulla rete ex-hitleriana ancora funzionante nella terra del Pan di Zucchero. Succede però che il ricordo della relazione con il vecchio capo, di nome Alexander Sebastian, e la possibilità di indagare contro di lui spingano Alicia (questo il nome del personaggio interpretato dalla Bergman) ad accettare una sorta di matrimonio d'interesse. Accade quindi che, nelle cantine della casa del marito, la giovane e l'agente dell'FBI scoprano polvere di uranio nascosta in alcune bottiglie. Di questo Alexander Sebastian si accorge subito, ma, memore del principio secondo cui la vendetta è un piatto che si serve freddo, si accorda con la madre, ormai anziana ma sempre crudele, e...
Chiosa Pino Farinotti: "E' il film in cui il regista trasmette, più che in tutti gli altri suoi lavori, la sua profonda, ironica, personale conoscenza della natura umana".
(ne IL FARINOTTI 2011 - DIZIONARIO DI TUTTI I FILM, Newton Compton Editori, 2010, pag. 1372)
Abbiamo pensato di proporvi testè Notorious in doppia veste: la versione originale, facilmente rintracciabile su YouTube, con le vere voci della Bergman, di Grant e di Rains. e quella italiana, anche come omaggio ai nostri valenti doppiatori, illustri apripista di un modo di interpretare i film che pure gli stessi attori stranieri apprezzano molto, tanto che alcuni di essi preferivano e preferiscono rivedersi, ma con... un'altra voce che parla in un'altra lingua, magari - a loro stesso dire - con una classe e uno stile ancora maggiori. A conferire la favella italica ai tre interpreti principali sono praticamente quelli di sempre: Lydia Simoneschi per Ingrid Bergman, Gualtiero De Angelis per Cary Grant e Amilcare Pettinelli per Claude Rains. Di queste informazioni assai preziose vogliamo pubblicamente ringraziare Antonio Genna e Nunziante Valoroso, due apprezzati studiosi della materia, che in rete (e anche su Facebook, nel caso di Valoroso) fanno scoprire a curiosi e appassionati dettagli non trascurabili (peccato che si sia sviluppata solo negli ultimi 25-30 anni l'abitudine di inserire nei titoli italiani dei film i nomi delle nostre voci intente a doppiare i divi di Hollywood... e non solo !).
Il Secondo Canale contrappone al bellissimo e avvincente film di Hitchcock la ripetizione di un interessante Incontro con Duke Ellington, che Ruggero Orlando e Alfredo Di Laura hanno intervistato e seguito qualche tempo prima in giro per la Grande Mela, anche dialogando con lui e cercando di carpire qualcosa di lui di più privato e magari non necessariamente attinente alla musica jazz, fermo restando che non mancano riprese di esibizioni del valente pianista afroamericano di Washington, come al Basin Street East, tra i più importanti locali di tutta New York dedicati al jazz... proprio lì dove, fino a poco fa, veniva con il suo sassofono il povero amico Johnny Hodges (scomparso due mesi prima di questa replica) e insieme creavano atmosfere meravigliose... come questa (il brano, per la cronaca, è Passion flower... nulla a che vedere con l'omonima versione a tempo di rock della beethoveniana Per Elisa...)...
Facciamo ora una capatina dai nostri vicini (leggi: Televisione della Svizzera Italiana), che dedicano il lunedì sera, come è loro buona consuetudine, a programmi culturali di notevole fattura, realizzati in altri paesi ed ergo a colori... ottima occasione per sperimentare uno schema visivo che presto diventerà abituale per la stragrande maggioranza delle emissioni della stessa TSI, scatenando l'amore per il PAL nelle principali regioni italiane servite dal segnale della rete elvetica (Lombardia e Piemonte Orientale in testa).
Va in onda quella sera un bellissimo, interessante e curioso (alla luce del periodo in cui esso va in onda) documentario, girato nel 1967-'68 da un documentarista francese, Arnaud Desjardins (1925-2011), che ha sempre fatto della propria personale spiritualità un fondamentale baluardo, anche professionalmente. Nato da una famiglia di culto evangelico, Desjardins ha scoperto le meditazioni buddiste e, dopo averne analizzate le caratteristiche (cadendo pure in un equivoco - fortunatamente ben presto chiarito - con il Dalai Lama a causa di un'errata traduzione dal francese in inglese di una frase del libro uscito proprio in occasione di questo incontro), si è recato personalmente in Tibet per girare un ciclo di documentari sul tema, intitolati Himalaya - Terra della Serenità, il cui primo capitolo è dedicato ai raduni presso il Lago Rewalsar, luogo sacro non solo per i buddisti, ma pure per gli indu e i sikh.
Purtroppo, a causa di problemi di riversamento, specifici di questo filmato, dal flv all'MP4 (i nostri estratti video sono sempre in formato MP4 o AVI), siamo costretti a fornirvi direttamente il link di YouTube, attraverso il quale sarete proiettati idealmente per 50 minuti in questo luogo dell'India così suggestivo.
http://www.youtube.com/watch?v=PYgojibkfZ0
Torneremo alle trasmissioni TSI tra breve, per un gran finale che farà gola soprattutto agli amanti della musica sinfonica e dei suoi illustri interpreti. Prima, però, completiamo la panoramica RAI con Prima visione a cura dell'ANICAGIS, mostrandovi, come avvenuto in occasione dello scorso post, tre trailers di film in programmazione da noi in quel periodo. Stavolta si tratta di importantissime produzioni statunitensi, tutte decisamente di rottura per le tematiche trattate, figlie della contestazione giovanile e di una voglia di libertà che tutti i ragazzi del globo respirano, trascinati da modelli anche un po' esasperati, ma significativi proposti dalle pellicole in questione. E' il caso di un film fondamentale, uscito negli States un anno prima e osannato (meritatamente) ovunque: Easy Rider - Libertà e paura, diretto da Dennis Hopper, con Jack Nicholson e Peter Fonda.
Il rovescio della medaglia di questa ribellione è l'alienazione, assai presente in una gioventù che scopre gli stupefacenti per tentare l'ennesima sfida alla società benpensante. Quando si parla di alienazione e incomunicabilità, chi se non Michelangelo Antonioni può esprimere una propria idea nordamericana del tema, accettando di girare per gli USA (e per la MGM) un film che è tutto un programma, Zabriskie Point ? Criticato in modo asperrimo al tempo, sarà rivalutato dalla critica d'Oltreoceano nei decenni successivi:
Infine, un regista intelligente e brillante come Robert Altman decide di utilizzare l'arma del comico e del grottesco nel condannare apertamente la guerra del Vietnam facendo riferimento al precedente conflitto in cui le forze armate statunitensi vennero impiegate in massa, quello di Corea, e ci porta in un ospedale da campo in cui il personale medico e paramedico, per quanto valido professionalmente, si rende umanamente protagonista di vicende che volutamente si pongono in contraddizione con l'abituale serietà. Questo è M.A.S.H. , grazie al quale Altman ha vinto la Palma d'Oro a Cannes nel maggio precedente e che, di lì a poco, genererà un'altrettanto graziosa serie televisiva a puntate che arriverà da noi sul finire degli anni Settanta:
Ed eccoci al finale musicale, irradiato dalla TSI, cui facevamo poc'anzi riferimento. Sono in pieno svolgimento le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Ludwig Van Beethoven, che cadrà il 16 dicembre 1970, per cui tutte le televisioni si organizzano con alcuni cicli dedicati. Mirabile è quello dell'emittente rossocrociata, che mette in onda.una recentissima trasmissione a colori ripresa dal vivo dalla BBC alla Royal Festival Hall di Londra, con il direttore d'orchestra austro-polacco Otto Klemperer alla guida della New Philharmonia Orchestra, Si rinnova quindi il connubio che negli anni Cinquanta diede vita a una fortunata serie di dischi contenenti tutte e nove le sinfonie del compositore di Bonn, forse la prima registrazione stereofonica dell' antologia integrale. Per Klemperer, ormai 85enne, sarà l'ultima grande lettura prima del ritiro e della scomparsa, che avverrà giusto tre anni dopo questa diffusione del suo concerto da parte della TSI, quindi il 6 luglio 1973, ovvero 40 anni or sono (e quanto stiamo per presentarvi vale come giusto e meritato omaggio).
La sinfonia che ascolteremo insieme fra breve è la n. 2 op.36 in RE, scritta da Beethoven nel 1802, a 32 anni, già con i primi problemi di udito, ma allo stesso tempo con la forte volontà di esprimersi direttamente, senza necessariamente subire ulteriori influenze dei suoi modelli, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn. Dedicata al principe viennese Carl Von Lichnowsky, la sinfonia è affidata a un organico orchestrale non ricchissimo (18 elementi: quintetto d'archi, timpani e una nutrita sezionne di fiati) e consta come al solito di quattro tempi: Adagio molto - Allegro con brio (360 battute); Larghetto (276 battute); Scherzo - Allegro (130 battute) e Allegro molto (442 battute).
Hector Berlioz, il grande compositore francese contemporaneo di Beethoven, commentò il brano così: "(...) tutto è nobile, energico e fiero; l'introduzione (largo) è un capolavoro. Gli effetti più belli vi si succedono senza confusione e sempre in maniera inattesa; il canto è d'una solennità commovente che fin dalle prime battute impone il rispetto e prepara l'emozione. Già il ritmo si mostra più ardito, l'orchestrazione più ricca, sonora e varia". E il critico tedesco Johann Friedrich Rochlitz, nella Allgemeine Musikalische Zeitung, affermò che si trattava del lavoro di uno spirito di fuoco e che avrebbe resistito nel tempo più di mille musiche di moda... dotato di profondità emotiva, ricco di idee nuove e piacevoli proprio per quel suo fluire scorrevole e sereno... . Oggi la si descrive come "una sinfonia adorabile, caratterizzata da un palese buonumore... uno spettacolo estroverso di ottimismo...uno svolgersi lento di un'idea musicale dopo l'altra. Lo scherzo è impetuoso e il finale è di spirito umoristico".
Ascoltiamo quindi per intero la Sinfonia n.2 op.36 in RE di Ludwig Van Beethoven: Otto Klemperer dirige la New Philharmonia Orchestra, il cui organico è sostanzialmente raddoppiato rispetto a quello disegnato dall'Autore.
Adagio molto - Allegro con brio
Larghetto
Scherzo - Allegro
Allegro molto
Termina così la nostra carrellata sui programmi televisivi del 6 luglio 1970, un lunedì assai variegato e con risultati veramente interessanti. Vi ringraziamo per la cortese ed affettuosa attenzione e... aspettateci, chè fra pochi giorni ritorneremo con un altro bel revival... ! ! !
Un carissimo saluto da
CBNeas.-------------------------------
Non dimenticate
LUNARIO DEI GIORNI DI TELEdi Cesare Borrometi La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
MEF Firenze Libri - Pagine: 330
Prezzo: Euro 29,00
Se avete già acquistato
Lunario dei giorni di Tele,
dite pure la vostra in
risposta a questo post !
Se non lo avete ancora,
prenotatelo dal vostro
libraio di fiducia (ve lo farà
appositamente arrivare
in pochi giorni) oppure
ordinatelo direttamente
attraverso le librerie
on line ! ! !