Ciao a tutti, e benvenuti. Il sesto appuntamento con il Lunedì Desueto, riguarda la parola “deambulare”, come avrete letto nel titolo. Vi ricordo, come sempre, che questo appuntamento è in collaborazione con “Una parola desueta al giorno”, che ringrazio vivamente per aver accettato di condividere quest’avventura.
Ma ora, bando alle ciance, passiamo alla definizione e al racconto!
Deambulare
[de-am-bu-là-re] v. intr.
(aus. avere; pres. io deàmbulo.)Camminare, passeggiare.
Deambulare
Non aveva mai avuto niente, o forse qualcosa un tempo l’aveva avuta, ma erano passati troppi anni per poterlo ricordare. Per decenni aveva avuto il cielo a fargli da soffitto, o almeno così aveva immaginato per illudersi di non vivere all’aperto, ma ora qualcuno gli aveva regalato un posto dove stare: una casa tutta per lui.
Sapeva che avrebbe dovuto essere grato a suo fratello, che dopo ventisei anni l’aveva riportato ad una condizione umana, come aveva detto. Ma chi è abituato a camminare non può star fermo, e il suo deambulare cominciava già a scavare dei sottili solchi su quel pavimento meno resistente dell’asfalto.
Bene, anche per questa settimana sono riuscito a regalarvi il mio racconto! Come sempre spero vi piaccia e mi piacerebbe leggere cosa ne pensate nei commenti qui sotto, se vi va.
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Neri.