A differenza delle altre cellule del nostro organismo, di cui si conosce il tempo medio di vita visto che si riproducono, finora non si è mai scoperto il tempo di vita medio dei neuroni, dal momento che tali cellule non si riproducono e dobbiamo custodire come oro quelle che si producono alla nostra nascita. Un ricercatore italiano, Lorenzo Magrassi, ha così voluto verificare se il tempo di vita medio di un neurone fosse proporzionale o meno al tempo di vita medio della specie cui esso appartiene. Lo scienziato ha voluto provare a trapiantare neuroni di embrioni di topo - modificati geneticamente in modo da essere facilmente individuati mediante la produzione di una proteina fluorescente - nel cervello di embrioni di ratto. Con tali premesse, siccome un topo in media vive un anno e mezzo, mentre un ratto vive in media tre anni, se i neuroni avessero un intervallo di vita medio proporzionato alla vita media della specie cui appartengono, non ci si dovrebbe aspettare di trovare tracce degli stessi nel cervello dei ratti. I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, hanno invece mostrato con grande sorpresa che, superato un anno e mezzo, i gruppi di neuroni fluorescenti trapiantati erano ancora presenti nel cervello dei ratti, testimoniando così che l'intervallo medio di vita dei neuroni non dipende dall'intervallo di vita media dell'organismo della specie cui essi appartengono.
Magrassi L, Leto K, & Rossi F (2013). Lifespan of neurons is uncoupled from organismal lifespan. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, 110 (11), 4374-9 PMID: 23440189