Lungo le strade della nostra vita di Eloy Moreno

Creato il 05 luglio 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

di CriCra


Lungo le strade della nostra vita
scritto da Eloy Moreno è un libro che parla della gente. Potremmo dire che ha uno, nessuno e centomila personaggi, tutti protagonisti messi sullo stesso piano. C’è la ragazzina vittima di bullismo, incolpevole di piacere al ragazzino che a sua volta piace alla capo gruppo di chi la molesta;  c’è la guida turistica che oggi, come ieri e come gli altri giorni a venire, racconterà al suo gruppo quotidiano di turisti le storie, gli aneddoti e le piccole curiosità della città; c’è il poliziotto corrotto che per arrotondare il suo stipendio campa di strozzinaggio alle spalle di qualche nome importante della politica, corrotto a sua volta; o ancora, c’è la vecchietta che non potendo permettersi di pagare medicinali costosi, si finge malata per farsi curare al pronto soccorso…

Magari solo due di loro, come fossero stati presi a caso, potremmo definirli come protagonisti principali. Alicia e Marcos. Lei, una donna sposata con una bimba piccola, maestra di scuola, scontenta, inquieta, alle prese con una vita matrimoniale caduta nella solita routine di coppia che pian piano sta spegnendo la scintilla del loro amore. Lui un poliziotto zelante che dietro il suo fascino nasconde però segreti e azioni poco lecite al ruolo che ricopre. Si incontrano. Si piacciono e… si sa, la tentazione spesse volte è irresistibile. E poi, dopo, inevitabilmente, ecco che la coscienza torna inesorabile a farsi sentire. Tradimenti e confessioni correlati ma non sempre conseguenti. E non è detto che poi le cose non possano tornare come un tempo.

«Perché? Forse perché la distanza tra noi, malgrado vivessimo sotto lo stesso tetto, era già cresciuta da tempo; forse perché dopo tanti anni, nessuno dei due si dava più la pena di coltivare l’amore; forse perché non c’è nulla come fare una cosa per la prima volta o forse perché a volte passavamo tutta la sera a guardare la stessa finestra: un televisore il cui rumore ci serviva per evitare ogni conversazione…»

Eloy Moreno ha scritto un libro che parla di segreti. Chi non ne ha mai avuto uno? Chi non ne ha mai custodito uno o più di uno dentro di sé? Una storia pregna di frasi sibilline e pensieri criptici, a volte preannunciatori di avvenimenti funesti, drammatici, tristi, messi lì di modo che il lettore ponga la giusta attenzione per capirne il senso o trovarne il significato nascosto.

Una trama che attraverso le sue pagine, punta il dito contro ogni tipo di corruzione: politica, economica, sanitaria. Pagine che si fanno portavoce di quelle più deboli, di gente “comune” che quando è disperata non ha più nulla da perdere o per cui combattere. Si arranca o si arrende.

«Però c’è una cosa che non ho mai capito: com’è possibile che nessuno controlli e faccia due più due? Quello che guadagnate e quello che possedete. Basterebbe per far venire tutto a galla. Non è possibile che un consigliere qualunque con uno stipendio medio abbia automobili così, possa permettersi certi viaggi, disponga di due o tre case… sarebbero sufficienti quei soldi e il paese farebbe un balzo avanti, non servirebbe più tagliare i finanziamenti in nessun settore. Invece no, non lo fa nessuno…»

Piccolo appunto personale sulle copertine. Quella italiana, sì! è carina, attinente in maniera figurativa al titolo che è stato attribuito al libro. Ma se guardiamo bene quella originale, che tradotta dallo spagnolo significa letteralmente: “Quello che ho trovato sotto il divano”, leggendo il libro si scopre essere meglio appropriata alla trama, in particolar modo per un episodio che avviene tra Alicia e sua zia. Un testo serio, impegnativo e che fa riflettere. Questo è ciò che Eloy Moreno nel suo nuovo romanzo è riuscito a trasmettermi. E a voi? Fateci sapere cosa ne pensate. Per il resto, buona lettura a tutti!


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