Luoghi del cuore

Creato il 27 ottobre 2013 da Stefania Cunsolo @stefystillwords

Buongiorno (sul Perù)


A due giorni di rientro dal Perù, ancora due bucati to go, mi ritrovo a impiegare un'intera giornata per partecipare a un workshop: questa la vita delle menti neutrali in viaggio! Non si finisce mai di esplorare.
Questa volta ho rispolverato le tecniche di guarigione naturale, in particolare il reiki.Ricordo quando, tanti anni fa, dissi a un ex fidanzato che avrei voluto provare questa esperienza e lui storse il naso (per usare un eufemismo). Iniziai allora a praticare yoga (e anche in quella occasione, lui arricciò le sopracciglia).Inutile dire che quella storia è finita (e non solo con la scusa delle libertà spirituali che mi sono presa!) e oggi mi ritrovo grata a seguire ciò che più rende la mia anima felice, ciò che ha sempre fatto parte di me e chiunque mi conosca legge sul mio volto. Mio marito compreso.
Ho iniziato a vivere quando ho iniziato a viaggiare. Ero ferma, cristallizzata nella mia gabbia dorata, sempre molto luminosa come una bambina, ma fredda dentro, perché senza esperienza.Ho viaggiato: ho visto, annusato, toccato, ascoltato, gustato. Ho scoperto quanto alla mia anima piaccia vivere su questo pianeta. Come ho scritto qualche settimana fa su Facebook:
Appena finito di vedere al cinema il film Gravity: mi sento così grata per essere su questo meraviglioso pianeta... Il film è bellissimo, un'esperienza completa di vita, morte, paure, coraggio, preghiera e vita di nuovo. Vivere su questa Terra è un privilegio e un dono, lo riconosco con l'anima e lo rifarei, anche scendendo di nuovo dalle stelle.

Anche un film al cinema ci può ricordare chi siamo. E quanto siamo fortunati ad essere qui, ad avere questi sensi per fare la nostra esperienza.
Di tutti i luoghi che ho visitato, le culture e le lingue in cui mi sono immersa con gioia e curiosità, c'è sempre il mio posto preferito: il cuore.
Da lì colgo i colori e le prospettive e lì sono sempre tornata ogni volta che mi sono sentita smarrita, pressata dai tempi, dai traslochi, le valigie da disfare, le perdite, le frustrazioni di fronte a una comunicazione povera e mal riuscita (in quanto poco neutrale, ovviamente!).
La relazione principale è quella con se stessi.
Auguro a tutti di viaggiare verso l'unico luogo che conta: non serve andare in capo al mondo, basta avere un cuore che batte in petto. E sentirne la fragranza.