luoghi che nella fretta del vivere quotidiano dimentichiamo ma che sono un po’ la nostra storia: un bosco, un viale, una piazza. Una sorta di cornice delle nostre storie.
Luoghi della memoria.
Su questi luoghi si collocano delle immagini. Cicerone, Quintiliano, Tommaso D’Aquino dicevano: i luoghi sono come la carta, le immagini come la scrittura. Luoghi dove ci si nascondeva, dove si giocava, dove si è dato il primo bacio. Spazi pieni di ricordi, di emozioni, che raccontano di noi, e che diventano spazi interiori, appartengono all’anima.
Ogni volta che torno in questi luoghi mi sembra di riappropriarmi del mio passato, che sembra perduto, ma lo ritrovo vivo dentro di me, e in quei luoghi ritrovo parte di me e della mia vita.