Ho ricevuto un’interessante segnalazione (e ringrazio chi me l’ha fatta): una presa di posizione – su Reset – a favore della condivisione di Aya Sophia tra cristiani e musulmani. Esistono gruppi, in realtà marginali, che chiedono la riapertura al culto – chi cristiano, chi islamico – di quella che è stata prima una chiesa dedicata alla Santa Sapienza (è improprio parlare di Santa Sofia), poi una moschea dopo la conquista di Costantinopoli del 1453, infine un museo per volere di Atatürk. La proposta è: perche’ non farla funzionare il venerdì come moschea, la domenica come chiesa e solo gli altri giorni aprirla ai turisti? Un’idea non so fino a che punto praticabile, ma sicuramente in linea con le caratteristiche della nuova Turchia polifonica di cui parlo spesso su questo blog.