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Luoghi ritrovati, cambiati, persi...o forse no (il tempo che trascorre ma non passa)

Da Marisnew
Cara Lilli,
ci sono, eccomi qui. Non ho vinto alla lotteria, nè sono scappata alle Maldive. So che in questa settimana appena trascorsa non mi sono quasi mai fatta viva sul web, qui non ho scritto nulla e anche sui blog amici ho latitato. 
Perchè? Ma niente, giuro. Solita vita, solite corse...ma con la sensazione che il tempo si sia come ristretto ulteriormente per me e che sempre più non mi permetta di star dietro a tutto ciò che facevo prima. Un pò di stanchezza forse. Ma nulla di grave, dai. C'è ben di peggio nella vita che non riuscire a star dietro al proprio blog o a quelli degli altri. Però un pò mi dispiace e allora cercherò di essere più presente, nel limite del possibile.

Ed è venerdì. Di nuovo, come lo era il giorno dell'ultimo post che ti ho scritto, giusto una settimana fa. Ma oggi non scrivo di libri, scusami. Oggi scrivo così...come mi viene.E' che son stata nella mia città, l'altroieri. Intendo nella città dove ho vissuto più di trent'anni della mia vita. Ora vivo a 40 km da lì, ma a volte sembrano centinaia. 

Ci vado spesso il sabato per fare la spesa in grande, con mio marito e miei bimbi. O ci vado a trovare mio fratello. Ma quelle volte lì non contano gran che. Il centro commerciale è fuori dal centro abitato, mio fratello vive in un quertiere periferico. 
La città vera, il centro, il suo cuore, quello non lo vivevo da un pò. Da un bel pò, anzi.
Da quando non c'è più neppure mia madre e ancora di più da quando abbiam venduto la casa dove lei abitava e dove ho abitato io per anni e anni, ci sono state sempre meno occasioni di vivere il cuore della città.

L'altroieri, dunque. Ero lì, nel traffico che mi sembrava incredibile per essere  una mattina feriale (io che ora abito in un paese dove il traffico vero e proprio non esiste), a cercare col lanternino un parcheggio. E mentre giravo in tondo a vuoto, ascoltavo la radio e osservavo. Ma era davvero la mia città, quella fuori dal finestrino dell'auto?Palazzi con le facciate ridipinte o ristrutturate. Bar che non avevo mai visto (e cosa c'era poi lì, prima? uhmmm...) tra vetrine di negozi diversi da quelli che ricordavo. Aiuole e giardinetti sistemati in modo differente in una data piazza. Sensi unici invertiti, ma anche nuovi di zecca o al contrario eliminati.Possibile che ciò che non è cambiato per anni e anni, è poi cambiato tutto in una volta, o comunque in qualche mese magari?Brutta sensazione.Ma poi ecco un'insegna di un bar che invece ricordavo benissimo, sempre lì dov'era prima. Bello. E anche quel gommista insediato lì da secoli, che mi sono sempre detta che in qualche modo stonava con tutto il resto, proprio in centro città, e non so perchè. E mi ha fatto sorridere rivederlo e ripensare ancora, come sempre, che stonava là in mezzo.Cose così, Lilli.Un sussueguirsi di "Oh! Ma da dove spunta quello?" e "Ah! Meno male che quello c'è ancora!", in un'alternanza di sensazioni che mi hanno fatto pensare, poi.Io mancavo da quei luoghi da tempo, un bel pò di tempo come ti dicevo prima.Ma il fatto che io sono mancata non significa che il tempo si sia fermato. Le cose cambiano, sono in continuo mutamento. Se però avessi vissuto ancora lì, in città, non avrei notato allo stesso modo i cambiamenti. E' che se ci sei dentro, nel quotidiano, le trasformazioni le vivi quasi inavvertitamente, per così dire.Ma se non ci vivi e ci torni dopo un bel pò, le vedi tutte insieme quelle cose diverse e ti saltano all'occhio, quasi ti stordiscono. Un pò come quando vedi un bimbo piccolo e poi lo rivedi direttamente dopo un anno. A te sembra diventato un altro, mentre per chi l'ha avuto sotto gli occhi quotidianamente è cresciuto si, ma non gli fa tutto questo effetto.

Il tempo passa e noi non possiamo fare niente per fermarlo. (Scoperta dell'acqua calda, dirai tu)
Però io sai che penso? Non tutto ciò che il tempo porta via con sè passa. Ci sono cose, sensazioni, luoghi della memoria che non passano. Il tempo per certe cose, per certe persone, per certi eventi trascorre. Ma resta ciò che quelle cose, quelle persone, quegli eventi lasciano dietro sè. E anche i cambiamenti della mia città, che in parte mi hanno fatto restare male, quasi delusa, come se mi avessero portato via i ricordi, alla fine mi sono serviti per far rivivere in me proprio quegli stessi ricordi, perchè ci ho pensato di riflesso e li ho ritrovati nel cuore, lì dove sono sempre stati e dove saranno sempre.


<<E il tempo che trascorre ma non passa...>> (cit. "50 primavere" dei Pooh)



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