Che dire? Sono le sei e non so cosa dire.
Direte voi, “se non hai niente da dire che scrivi affare? Fai prima a stare zitta e non dire niente!”
Troppo comune.
Sarebbe facile se tutti ce ne stessimo zitti sulla crosta del mondo. (crosta del mondo… è un diritto d’autore!)
E invece abbiamo voci in capitolo e con questi capitoli scriviamo libri di centomila pagine.
È questo che fa lo scrittore, senza peli sulla lingua, scrive quello che altrove non potrebbe dire. Sarebbe paradossale se uno scrittore volendo parlare della maniglia della porta si mettesse in piazza a parlare della maniglia della porta. C’è gente che lo fa, organizza la sagra della maniglia della porta, e invita la gente a guardare.
Ma come stiamo diventando?
Una vita di eventi, la mia pagina facebook è piena di eventi, ma eventi… de che? Ah sì, del tuo matrimonio!
Eccoli gli sposi, qui c’è l’elenco degli invitati, e qui la lista dei regali. Dove andranno al viaggio di nozze? Uh, a Dubai! Dunque, parteciperò, forse o no? Parteciperò dai, poi… il regalo, cosa gli regalo? Ah una bella casa su Farmville! E un orto di meloni.
Siamo alla frutta!
E io sono il lupo mangia frutta. Che frutta vuole?
Lampone?
Noooon c’èèè…
Avocado?
Noooon c’èèè…
Annone?
Noooon c’èèè…
Melone?!
Aspetta che vedo. No! Noooon c’èèè…
Vabbè mi dia due chili di mele!
Subito!
È da una vita che cerco di immaginarmi l’aspetto del lupo-mangia-frutta. E ora che sono abbastanza grande per poterlo conoscere, non lo trovo da nessuna parte.
Non credo proprio abbia l’aspetto tenero e pacato, né tanto meno quello del lupo di cappuccetto rosso con un cesto di frutta accanto.
Si vede che son favole!
*Sono le sei e dieci, e in dieci minuti qualcosa l’ho detta. Questo, perché abbiamo così tante cose da dire, che non vogliamo mai dire. E invece… andiamo a giocare al lupo e l’agnello?