Dopo l'esordio su mobile e l'approdo su PC, Joe Dever's Lone Wolf arriva anche su PlayStation 4 e Xbox One
Ci siamo avvicinati per la terza volta all'esperienza di Joe Dever's Lone Wolf con qualche riserva, dobbiamo ammetterlo. Il titolo dell'italiana Forge Reply miscela in modo sapiente i meccanismi tipici dei librogame con il sistema di combattimento a turni degli RPG videoludici, unendo atmosfera e coinvolgimento, spettacolarità e risvolti strategici in un'unica, convincente soluzione.
Eppure da una parte il tempo che è passato dall'esordio (che implica spesso e volentieri un ripensamento della valutazione sulla base dell'immancabile evoluzione del genere), dall'altra la dimensione meno "intima" delle pagine di testo sul televisore, ci spingevano verso un giudizio sì positivo ma meno entusiastico di quel che avremmo voluto. Installato il gioco su Xbox One e creato il "nostro" Lupo Solitario, selezionando le sue caratteristiche fisiche, i poteri psichici e l'equipaggiamento, ci siamo però imbattuti in uno degli aspetti peculiari di questa produzione, vale a dire l'alto grado di rigiocabilità, la possibilità di rivivere l'intera avventura prendendo bivi e facendo scelte differenti, ma anche quella di affrontare i combattimenti utilizzando un approccio scaltro oppure istintivo, finanche rozzo. A quel punto le riserve si sono sciolte come neve (rosso sangue) al sole, ci siamo goduti l'ennesimo viaggio in quel di Rockstarn, il prezzo di 14,99 euro ci è sembrato adeguato a una campagna che richiede circa dodici ore per singolo completamento e la presenza di tre livelli di difficoltà non ha potuto che consolidare le nostre convinzioni. Leggere le pagine scritte da Joe Dever sullo schermo del televisore è meno "intimo"? Certo, ma ciò non intacca per nulla il valore dell'esperienza.
Scegli il tuo destino
Il villaggio di Rockstarn è stato improvvisamente attaccato da un esercito di Giak e Drakkar, che hanno massacrato decine di abitanti e distrutto le loro case, forse alla ricerca di qualcosa. I sopravvissuti si sono rintanati nelle miniere, braccati dai loro aguzzini, e Lupo Solitario si accorge di quanto sta accadendo con colpevole ritardo.
Signore di queste terre, ultimo dei Cavalieri Kai, il protagonista dell'avventura raggiunge il luogo dell'attacco solo per constatare il massacro perpetrato dai suoi nemici giurati; tuttavia una misteriosa ragazza armata di balestra, Leandra, gli fa capire che c'è un senso dietro l'assalto, e che per evitare guai ben più grossi bisogna intraprendere un difficile viaggio, affrontando di volta in volta le pattuglie ostili, facendo scelte che avranno pesanti conseguenze e selezionando il percorso da intraprendere sulla base dei possibili pericoli e dell'approccio desiderato. La trama di Joe Dever's Lone Wolf Console Edition si dipana attraverso quattro atti, divisi ognuno in tre capitoli, che come detto mettono insieme i meccanismi dei librogame e quelli degli RPG videoludici. Man mano che scorriamo le pagine del racconto, ci imbatteremo in situazioni che richiedono una decisione o in scontri inevitabili con i Giak e i loro superiori, nell'ottica di un bestiario che include un gran numero di avversari differenti, man mano più forti e scaltri. Per sconfiggerli non potremo andare per il sottile, anzi dovremo di volta in volta dar fondo a tutte le nostre risorse, cercando di utilizzare al meglio gli indicatori della salute, del vigore e dell'energia spirituale, nonché gli eventuali oggetti equipaggiati, dalle pozioni alle bombe incendiarie.
La versione console
Oltre al fatto di dover leggere pagine di testo su di un grande schermo, situazione distante da ciò che invece accadeva sui dispositivi mobile, dove questa parte dell'esperienza era assimilabile all'uso di un qualsiasi ebook, le nostre perplessità circa l'edizione console di Joe Dever's Lone Wolf riguardavano anche e soprattutto l'interfaccia e l'adattamento dei comandi su controller. Ebbene, durante la normale navigazione nella storia e fra i menu qualcosa inevitabilmente si perde in termini di immediatezza, visto che bisogna spostare il "puntatore" da uno slot all'altro e ciò rende le cose macchinose, specie quando ci si cimenta con lo sfaccettato sistema di crafting del gioco e si scorrono i numerosi oggetti acquistabili o vendibili presso i mercanti. La stessa lentezza si riscontra nella gestione delle destinazioni, mentre per lo scorrimento delle pagine si è optato per una duplice soluzione: i tasti dorsali per andare avanti e indietro, oppure anche qui la selezione di una freccia con il cursore.
Fortunatamente il layout dei comandi durante i combattimenti è invece molto ben organizzato, con i pulsanti principali che consentono di accedere alle varie mosse di Lupo Solitario: gli attacchi con la Spada del Sole, le abilità Kai, le manovre fisiche con le armi equipaggiate e quelle relative ai colpi dalla distanza, che si tratti del lancio di coltelli o di frecce con la balestra. Durante il nostro turno, rispettando come detto i tre indicatori dell'energia, potremo dunque selezionare una di queste "categorie" premendo il pulsante relativo e muovendo lo stick analogico, quindi completare dei semplici quick time event per la corretta esecuzione dell'attacco. Anche su console, come su PC, i QTE risultano sistematicamente semplificati rispetto ai comandi touch, ma si tratta di un aspetto che non poteva subire modifiche senza mettere in conto possibili problemi di bilanciamento. Ciò che importa è che le battaglie non sono mai scontate, e che eliminare più avversari nel corso di un singolo turno dona sempre una grande soddisfazione, anche se si tratta di un obiettivo difficilmente ottenibile durante le prime partite. Torniamo quindi al discorso di partenza: le tantissime sfaccettature del gioco consentono non solo di rigiocare tutta l'avventura da capo scoprendo cose nuove, prendendo bivi differenti e selezionando abilità peculiari, ma anche e soprattutto di tornare sui propri passi con maggiore consapevolezza di quello che è il ricco repertorio del protagonista, di come funziona il sistema di crafting e di quali siano le migliori strategie per non ritrovarsi a cominciare un duello in una situazione di svantaggio. Tale impianto, così solido eppure così strutturalmente semplice (lettura, decisione, QTE, duello e poi ripetere), viene accompagnato nell'edizione console da una realizzazione tecnica all'altezza delle aspettative, che esattamente come su PC rivela trame poco nitide nelle inquadrature ravvicinate e modelli poligonali con qualche spigolo che diventa evidente a causa dell'alta risoluzione, ma che allo stesso tempo scorre fluida (probabilmente a 60 frame al secondo) e risulta ineccepibile dal punto di vista artistico, sia per quanto riguarda il design dei personaggi e dei mostri che quello degli ambienti. Splendida anche la colonna sonora orchestrale, che riesce nell'arduo compito di accompagnare le lunghe sessioni di lettura senza risultare noiosa.
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8.0
Redazione
S.V.
Lettori
Pro
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Sistema di combattimento solido e impegnativo
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Tante sfaccettature sul lato crafting
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Bivi, abilità e spessore lo rendono ampiamente rigiocabile
Contro
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Interfaccia un po' lenta e macchinosa col controller
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Leggere pagine di testo sul televisore non è come farlo su di un tablet
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Qualche piccola mancanza grafica spicca sul grande schermo