Lush - henné Riflessi Scarlatti: opinione, risultati e differenze con l'henné tradizionale

Creato il 18 novembre 2012 da Vanillabourbon
Continuano le mie peripezie capillifere per cercare il color ramato perfetto. Per chi si fosse perso le precedenti puntate riassumo brevemente che tutto è cominciato lo scorso autunno, quando il desiderio di dare ai miei capelli proprio questo colore si è fatto sempre più forte e mi ha spinta ad acquistare la colorazione 7.4 della linea Biokap di Biosline, una colorazione che viene venduta in erboristeria e che scompare dai capelli dopo alcuni lavaggi. Successivamente mi sono rivolta alla stessa tonalità, ma stavolta scegliendo la linea professionale Majirouge di L'Oréal che mi regalava uno splendido colore inizialmente ma che era troppo schiarente per i miei capelli. Infatti, questa è una tonalità che consiglio a chi parte da una base da castano scuro a nero; per chi, come me, ha i capelli color castano chiaro questa tenderà a schiarirli ulteriormente e con il tempo il bel ramato iniziale diventerà spento e biondastro-aranciato. Proprio per questo motivo, dopo qualche mese ho pensato di ricorrere all'henné, dopo essermi approfonditamente documentata. Non mi dilungherò molto sull'argomento, visto che l'ho già fatto qua, descrivendovi la mia prima esperienza, e qua, tirando le somme e spiegandone il motivo dell'abbandono. Dopo tutto ciò sono ricorsa al parrucchiere per scurire il colore di base mantenendo i riflessi ramati e le sono stata fedele per alcuni mesi, dopodiché ha combinato il disastro che ha fatto sì che io lo salutassi definitivamente e tornassi a meditare sull'utilizzo di colorazioni naturali. La prima a cui mi sono rivolta è stata questa (che mi ha regalato un bellissimo colore ma non troppo duraturo), dopodiché mi sono rivolta a Lush, complice una giornata a Pisa e una bottega con commessa gentilissima e convincente!
L'henné Lush  si differenzia dai tradizionali henné in polvere per la sua consistenza inusuale. Infatti, si presenta in grosse tavolette solide composte da 6 bei quadrotti, che assomigliano tanto al cioccolato! Ne esistono 4 varianti, tutte composte da un mix lawsonia e altri ingredienti in grado di regalare diversi tipi di riflessi sui capelli. La mia scelta è caduta su Riflessi Scarlatti che oltre alla lawsonia contiene burro di cacao, indigo, caffè, limone, muschio e olio essenziale di chiodi di garofano e che promette di ottenere una base color bruno intenso (avrei da ridire su questo, ma lo farò più tardi) con riflessi ramati. Mi è sembrato perfetto per non rischiare di regalare al mio capello l'odiato effetto aranciato e dopo aver ascoltato le istruzioni della commessa mi sono messa all'opera, apprezzando la ridotta laboriosità nella sua preparazione rispetto all'henné tradizionale.
Procedimento. (Stesso procedimento ripetuto per due applicazioni) Ho tagliato due quadrotti di henné (tutto dipende dalla lunghezza dei vostri capelli) e li ho messi per circa 10 minuti nella teglia del mio forno ricoperta dall'apposita carta, in modo da renderli più morbidi senza però scioglierli. Nel frattempo ho preparato una tazza di tè nero molto caldo, da utilizzare al posto della semplice acqua bollente, per intensificare ulteriormente i riflessi dell'henné. Quando ho versato il tè, poco alla volta, sopra ai due cubotti trasferiti in una ciotola di plastica (mai utilizzare metallo per maneggiare l'henné!) è stato facilissimo farli sciogliere completamente, con l'aiuto di un cucchiaio in legno, e trasformare i due ingredienti in un unico composto cremoso e omogeneo. La prima differenza che ho notato rispetto al classico henné in polvere l'ho molto apprezzata: l'henné Lush ha un odore molto, molto meno invadente e pungente, sicuramente grazie alla presenza di profumo al suo interno. Se c'è una cosa che odio dell'henné è proprio il suo forte odore di terra/fieno bagnati  che persiste sui capelli anche dopo alcuni lavaggi :-/ Un'altra differenza sta nel colore del composto, visto che gli henné provati in precedenza risultavano di un colore marrone verdastro, mentre questo è apparso più cioccolatoso e ciò mi ha fatto sperare in una buona riuscita del colore.

La vera comodità di questo henné è che non ha bisogno dei noiosissimi e complicati tempi di ossidazione di quello tradizionali, che invece devono riposare coperti da una piccola per diverse ore a seconda della temperatura circostante e ciò comporta l'obbligata programmazione del momento in cui fare l'impacco. Questo si prepara e si utilizza immediatamente e così ho fatto. E non c'è neanche bisogno di fare lo shampoo immediatamente prima di applicare l'impacco sui capelli umidi perché questo si applica come una normale tinta per capelli, quindi sui capelli asciutti e non puliti come appena lavati. Ciò mi suona abbastanza strano, ma andiamo avanti.Per stenderlo sui capelli ho utilizzato dei guanti e un pennello apposito ma si può stendere direttamente con le mani, suddividendo i capelli in piccole ciocche, e poi pettinare la singola ciocca con un pettine a denti larghi per distribuire uniformemente il colore. Già durante i primi minuti di stesura mi sono resa conto di quanto il composto si seccasse velocemente, a differenza delle esperienze passate in cui l'henné restava cremoso facilitando l'applicazione. Sotto questo punto di vista l'henné Lush è davvero un disastro: occorre miscelare il composto ogni volta che si preleva dalla ciotola per distribuirlo sui capelli, poiché seccandosi tende a formare grumi. E succede la stessa cosa anche una volta applicato sui capelli: si secca e si formano piccoli grumi che si staccano cadendo dappertutto intorno a me.Dopo aver distribuito tutto il composto, ho massaggiato la cute, come al mio solito, per distribuirlo uniformemente anche nelle zone più difficili, ma l'operazione è stata più difficile del previsto proprio a causa della sua tendenza a seccarsi...non vi dico il disastro che c'era intorno a me dopo quest'ultimo passaggio! A questo punto ho coperto il tutto con della pellicola trasparente e ho aggiunto un asciugamano, ho pulito il flagello nel mio bagno (in realtà l'henné Lush tende a macchiare enormemente meno di quello tradizionale e puro sia la pelle, che gli abiti e gli asciugamani) e atteso pazientemente. Sulle istruzioni leggo che due ore e mezzo sono sufficienti per ottenere il colore promesso e così ho fatto la prima volta che l'ho applicato, forse arrivando anche a tre ore.  La seconda volta il tempo di posa è stato molto più breve, visto che per impegni imprevisti ho potuto tenerlo in posa solo per un'ora e mezzo. In ogni caso, la regola base per ogni tipo di henné, è che più si tiene su l'impacco più i riflessi saranno vivi e intensi.
Il risciacquo deve essere lungo e accurato come dopo ogni impacco a base di henné ma, a differenza di quello tradizionale, l'henné Lush si deve eliminare con dello shampoo; infatti, dopo l'impacco con l'henné in polvere è consigliato non lavare i capelli con lo shampoo, ma sciacquarli con abbondante acqua per fare in modo che si fissi al capello e si stabilizzi poichè impiega circa 2-3 giorni per assumere il colore definitivo sui capelli. Questo non è contemplato nelle istruzioni dell'henné Lush e lo trovo davvero molto strano, così come è strano applicarlo sui capelli asciutti e non lavati come una normale tinta quando in effetti è, appunto, henné. In ogni caso ho seguito le loro istruzioni senza sperimentare altri metodi e durante il momento del risciacquo mi sono resa conto di quanto sia sabbioso vedendo l'enorme quantità di granelli depositati sul piatto doccia. Questa caratteristica non è certo segno di alta qualità dell'henné, oltre al fatto che rende più difficile il risciacquo. Dopo lo shampoo consiglio di applicare una leggera dose di balsamo per districare il groviglio che inevitabilmente si crea, anche se la presenza del burro di cacao contribuisce già da sé a risolvere questo inconveniente.
Risultato. La prima applicazione, quella con un tempo di posa di tre ore, è quella che più mi ha soddisfatto e non solo perché ho ottenuto riflessi più visibili, ma anche perché non ho avuto alcun problema di appesantimento ed eccessivo nutrimento dei capelli causato dalla presenza di burro di cacao all'interno della formula. Credo che, applicandolo per be tre ore, i miei capelli siano riusciti ad assorbirlo completamente con il risultato che non è rimasta alcuna traccia di unto sui capelli dopo lo shampoo, mentre quando è rimasto sui capelli per la metà del tempo questi non sono riusciti a berlo e lui è rimasto lì, nonostante il lavaggio con l'abituale shampoo. Per fortuna il problema si è concentrato solo su una piccola zona ma sfortunatamente questa era proprio la ciocca frontale :-/ Quando farò l'ultimo impacco prima di terminare il panetto lo terrò su per le famose tre ore, senza dubbio!

Alla luce diretta...


...e indiretta


Ma parliamo del riflesso ottenuto: considerando che sono partita da una base già ramata questo prodotto è stato in grado di ravvivare i riflessi già presenti senza intensificarli eccessivamente rendendoli troppo rossi, ma non ho ottenuto quando promesso riguardo al colore di base. Lush, parla infatti di un bruno intenso con riflessi ramati ed io credo che questo sia del tutto fuorviante; casomai questo henné tende a scaldare il colore di partenza. Nonostante ciò ho apprezzato molto il risultato.Un'altra differenza con gli henné provati fin'ora è che questo regala capelli parecchio lucenti ed è un effetto meraviglioso dovuto alla presenza di burro di cacao che, inoltre, tampona alla perfezione l'effetto disseccante dell'henné grazie al suo effetto nutriente. E poi l'odore terribile se ne va poco dopo aver fatto lo shampoo successivo a quello del risciacquo, e lo stesso vale per il colore. Sì, purtroppo, dura davvero molto poco sui miei capelli, sembra non avvolgerlo e legarsi a loro come invece fa quello tradizionale e questo implica il dover ripetere l'operazione più spesso. Ma la mia pazienza non mi consente di farlo per più di una volta al mese ^_^
Lo trovo un prodotto comodo, poco impegnativo e reversibile, adatto soprattutto a chi vorrebbe sperimentare l'henné (lawsonia) ma ne è un po' spaventato o, semplicemente, indeciso. Ecco, dopo aver provato Riflessi Scarlatti, sperimentandolo in vari modi e apprezzandone il riflesso, può lanciarsi nell'utilizzo dell'henné tradizionale senza problemi, e il migliore resta quello di Khadì.Quantità: 325 g.Prezzo: € 12,50.Reperibilità: nelle botteghe Lush oppure sull'e-shop.Inci: Lawsonia inermis, Theobroma cacao, Indigofera tinctoria, Coffea arabica, Citrus limonum, Chondrus crispus, Eugenia caryophyllus, *Citral, *Eugenol, *Geraniol, *Citronellol, *Limonene, *Linalool, Parfum.*Presente naturalmente negli oli essenziali.
Avete provato gli henné Lush o preferite restare fedeli a quelli tradizionali?

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