Lush "Split"

Creato il 17 gennaio 2011 da Martelloide

Secondo disco per Lush e il sogno diventa ancora più intenso e avvolgente. Disco magico a mio avviso. Dream Pop per cuori palpitanti. (4AD 1994)
It's amazing how far Lush came between previous album Spooky and this. While the haunting swathes of sound still prevail, they gained the confidence to bring the lyrics to the fore.
And so we discover gems like "Light From A Dead Star", a tearful rumination over a man who "lives his life in a world full of women". "Kiss Chase", meanwhile, has one of those perfect melodies that you instantly fall in love with.
The real diamond at the heart of it, and one of Lush's finest moments, is "Hypocrite", with its unforgiving drums and the scathing attack on less than faithful partners. "Don't even try to hide behind that stupid smile", spits Miki, and you know it's no idle threat.
Split is the sound of an intelligent band realising how good they really are. We should be grateful that they put it all on a record. (Emma Johnston - http://www.amazon.co.uk/)
Forte degli errori e degli eccessi di Gaia, la produzione del secondo album, Split (4AD, 1994), si concentra sugli aspetti onirici e surreali delle loro composizioni, riportando semmai alla luce le atmosfere fiabesche dei primi singoli.
I Lush innocenti di Kiss Chase, che cavalcano un battito spigliato e un ritornello soave, e di Hypocrite, che arretrano sul Sixties-revival dei Primitives, non sono molto originali, ma sono piu` credibili.
Il duo riesce comunque a scodellare anche qualche armonia complessa.
Quando il suono si dilata, i gorgheggi di Berenyi cominciano a sfaldarsi e gli arrangiamenti assumono uno spessore quasi sinfonico, come in Light From A Dead Star, sembra di ascoltare la musica new age di Enya.
La lunga nenia di Desire Lines aggiunge anche una coda "pinkfloydiana" in lento crescendo. Undertow riesce persino a fondere salmo rinascimentale, ponte strumentale raga, scariche hardrock e ritmo techno.
E sempre alla new age vocale fanno pensare trucchi sparsi qua e la`, come il bisbiglio mandato in loop in The Invisible Man.
Lovelife, con le sue vellutate armonie vocali e i rintocchi spaziali di chitarra, porta semplicemente quella maniera in discoteca. (Piero Scaruffi - http://www.scaruffi.com/)
- Light From A Dead Star
- Kiss Chase
- Blackout
- Hypocrite
- Lovelife
- Desire Lines
- Invisible Man
- Undertow
- Never-Never
- Lit Up
- Starlust
- When I Die
LUSH

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