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Lusi, il vulcano che erutta fango da 7 anni nell'isola di Giava

Creato il 08 agosto 2013 da Paopasc @questdecisione
Lusi, il vulcano che erutta fango da 7 anni nell'isola di Giava Nell'isola di Giava c'è un vulcano di nome Lusi che erutta fango da ormai sette anni e non si sa nemmeno quando e se smetterà. Ne parla a Scienza in Rete Roberta Fulci, in occasione dell'uscita di uno studio su Nature Geoscience [Lupi et al. 2013] che cerca di fare chiarezza sull'origine di questo fenomeno. Infatti, l'eruzione di fango era cominciata in concomitanza con lavori di trivellazione alla ricerca di gas  e gli effetti imprevisti dell'eruzione erano stati addebitati all'azienda che li aveva effettuati. Nello studio si passano in rassegna le due possibili cause del fenomeno, le trivellazioni e un terremoto di magnitudo 6.3 avvenuto due giorni prima dell'eruzione nella regione di Yogyakarta, giungendo alla conclusione che la causa più probabile è il terremoto. Infatti, con una serie di simulazioni della propagazione dell'onda sismica del terremoto avvenuto, occorre precisare, a circa 250 chilometri di distanza, il sisma, grazie ad un effetto amplificazione dovuto alla conformazione rocciosa nell'area del vulcano Lusi, avrebbe provocato la liquefazione di un acquitardo (roccia o terreno semipermeabile) che poi avrebbe trovato una via d'uscita nel cratere del vulcano. C'è da dire che questa tesi non è quella finora privilegiata dagli studiosi. Anzi, come riferisce Scienza in Rete, in una conferenza indetta nel 2008 dall'American Association of Petroleum Geologists, su 74 ricercatori 42 ritennero che il principale colpevole fossero le perforazioni, 3 addossarono la colpa al terremoto e gli altri optarono per un concorso di colpa o non risposero.
Quel 29 maggio 2006, l'eruzione del vulcano Lusi non fu senza vittime: 14 persone persero la vita, 10.000 edifici andarono distrutti e 30-40.000 persone dovettero abbandonare per sempre la zona. Il vulcano erutta dal cratere largo un centinaio di metri, con un intervallo di circa 30 secondi, quasi 10.000  metri cubi di fango bollente al giorno. Oltre il pericolo immediato per la vita e gli insediamenti umani c'è anche quello della subsidenza calcolata, nel 2008, tra gli 0,5 e i 14,5 metri all'anno [Le Scienze]. La difficoltà di stabilire la causa di questa eruzione di fango, infine, rende difficile capire chi deve risarcire gli abitanti della zona per i danni subiti anche se, uno degli azionisti dell'azienda che effettuò le perforazioni, la Lapindo Brantas, che faceva parte del governo, ha chiesto all'azienda di pagare circa 420 milioni di risarcimenti, in parte arrivati agli sfollati. C'è da considerare che questo, pur essendo uno dei più grandi, non è l'unico vulcano di fango al mondo, ne esistono molti anche in Italia per esempio. Di seguito, una ripresa delle eruzioni, un servizio di Aljazeera e una ricostruzione in 3D del Russian Institute of  Geological Studies.



M. Lupi, E. H. Saenger, F. Fuchs & S. A. Miller, Lusi mud eruption triggered by geometric focusing of seismic waves, Nature Geoscience 6, 642–646 (2013) doi:10.1038/ngeo1884
image credit nature.com

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