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Creato il 27 aprile 2012 da Ghlucio @ghlucio
Riprendo dal Buongiorno di Massimo Gramellini su La Stampa:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1168&ID_sezione=56
"...Leo Messi ha appena perso il campionato e la Champions con il Barcellona, dopo aver già perso tutto quel che c’era da perdere con l’Argentina. Messi, cioè, gioca bene a calcio come Maradona ma, a differenza di Maradona, non sa vincere le partite da solo. Perché? Il segreto riposa nelle loro biografie. ...nell’adolescenza: quando Maradona comincia a girare il mondo senza altra protezione che la sua faccia tosta e il quattordicenne Messi si trasferisce a Barcellona per curarsi. Da allora Leo cresce in un ambiente protetto, caldo, sereno. La vita perfetta e banale che tutti sognano. Ma che ha un prezzo che molti ignorano. Ti prosciuga dentro. Ti toglie la rabbia, la voglia, l’energia vitale. Ti fa credere che la vita sia un traguardo, mentre è una strada per andare da qualche altra parte. Non sto tessendo l’elogio delle esistenze spericolate...So però che le sofferenze da cui Messi cerca di scappare come tutti (mentre Maradona ha la capacità autodistruttiva di procurarsele con inesausto fervore) sono le note dello spartito dell’evoluzione umana. La felicità di Messi è il suo limite, la disperazione di Maradona il suo mantice: la forza misteriosa che ha fatto di lui un campione più grande e un uomo più vero".

 Quelli di Giornalettismo non ne condividono l' analisi sociologica
http://www.giornalettismo.com/archives/276446/messi-maradona-e-quello-sveglione-di-gramellini/
ma concludono così l' articolo: 
P.S.: anche per noi, a scanso di equivoci, 
Maradona rimane più forte di Messi.



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