“E’ difficile far passare sotto silenzio una recente intervista del sindaco Pizzarotti nella quale questi si è dichiarato possibilista sulla riconferma a Sovrintendente del Teatro Regio di Mauro Meli che si sarebbe detto disponibile a rinunciare al compenso (dopo che per troppo tempo ha guadagnato 250.000 euro all’anno): “Diciamo che è una proposta interessante e che potrei valutarla. Devo tener conto che c’è un Festival che è già stato impostato, che abbiamo poco tempo. Anche in questo caso voglio pensare al bene della città”: una frase sconvolgente questa del sindaco, che ha dell’incredibile.
Caro Pizzarotti, capisco che in queste settimane lei sia molto confuso e non stia collezionando belle figure ma mi creda, il bene della città impone che questo management così fallimentare che ha ridotto il Teatro nelle condizioni che ben conosciamo venga allontanato, senza incertezze e senza mediazioni, come del resto diceva lei stesso in campagna elettorale quando lanciava ogni tipo di strali contro la gestione del Regio e contro lo stesso Meli. Anche il suo programma elettorale era chiaro: “La reggenza degli ultimi quindici anni del Regio, poco trasparente e molto dispendiosa, va sostituita”.
Ma evidentemente adesso ha cambiato opinione e non vuole rompere gli equilibri esistenti; ma allora mi permetto di darle un suggerimento: perché non richiama a fare il direttore generale Carlo Frateschi e alla presidenza di STT Andrea Costa? Suvvia, in fondo in fondo, a pensarci bene, quel terzetto che ha contribuito a produrre “solo” 850 milioni di euro non era poi così male… perché non ricomporlo in toto? Un’ultima domanda: non è che poi alla fine ci ripensa anche sull’inceneritore e si accorda con Iren “perché ormai l’Azienda ha già speso i soldi del cantiere”, magari riconfermando Villani alla vicepresidenza?”
Simone Rossi iMille