Settimana scorsa, giovedì sera il volo da Malpensa è partito in ritardo ma è arrivato in orario, misteri aerospaziali.
Eric, il padrone di casa, ci ha consegnato le chiavi come da accordi davanti a casa sua, peccato fosse così stordito da averci dato le chiavi di casa sua, invece, cosa di cui ci siamo accorti solo dopo aver tentato di aprire la porta, ovviamente. Poi ci ha anche dato 30 euro per tornare in taxi a prendere quelle giuste, quindi vabeh :)
Non è neanche stato facilissimo trovare la porta di casa, una volta superato il portone principale, ma dopo avere tentato di aprire la porta della cantina, di scavalcare il cancello di fronte che dava su un parco privato, e di scassinare una porta senza serratura siamo arrivati, qui. Prima cosa fatta appena entrati: mangiare la baklava comprata dal turco sotto casa (aperto 24 ore).
Seconda: scoprire che il letto aveva il materasso ad acqua, riscaldabile, cosa buona dato che i caloriferi erano spenti.
Il materasso ad acqua è sempre stato nei miei sogni, o meglio incubi, da quando ho visto questa scena:
Materasso a parte, anche il resto della casa era ok, silenziosa e fully equipped (evviva l'Ikea , è bello sentirsi a casa ovunque trovando gli stessi identici piatti nella credenza in cucina).
A Berlino mi piace tutto, e vedere M83 live all' Intro Festival alla Columbiahalle l'ha consacrato nella mia lista degli album della vita.
Non mi ricordo un singolo nome di posto/via/fermata della metro dove siamo stati dato che per me il tedesco è un mistero e comunque non saprei scriverli, ma dato che la parte "turistica" della visita alla città l' avevamo già fatta l'ultima volta, a questo giro abbiamo passato 3 giorni in stile local, rilassati e senza orari, fra mercato turco, visite ai ragazzi del team italiano negli uffici di Zalando, giri per negozi, pause pranzo (Dolores) e brunch (Factory Girl) memorabili, cene con amici che cercano di convincerti a trasferirti :).