Ma a voi l’ Italia piace? Vorrei girarvi questa domanda che da un pò di tempo mi ronza in testa. La verità è che la domanda dovrebbe essere posta in maniera diversa: ci si identifica in questo paese? Il paese delle Belen e delle farfalline, dei commandos NO TAV, delle mignotte a difesa della dignità femminile. E’, francamente, molto difficile. La sensazione che ho è di un paese, di una società civile che, ad ogni occasione, dimostra di aver perso il senso di equilibrio. Dove tutto, anche una manifestazione nelle intenzioni pacifiche, sfocia in violenza, attacco, disperazione. Mi sono chiesto perchè in Italia tutto, prima o poi, diventa un caso mediatico: perchè sono scomparsi i paletti morali. In altre parole,n gli esempi e modelli da seguire. Eppure in questo paese in cui la violenza e il mignottismo, anche intellettuale, sembrano imperanti non calano d’ attenzione i reality, i talk show/pippe, i talent scout diventati le uniche fucine del talento. Non vedo chiudere questi programmi perchè bocciati dal pubblico. Semmai rafforzati dall’ audience e da coscienze sempre più assopite. E’ un paese nel quale nessuno si scandalizza più. Nemmeno le donne quando vedono promosse in tv un’ immagine della donna confacente di più ad un postribolo che alle idee femministe. Il problema dell’ Italia, lo ribadisco, è morale, etico. Dunque, di coscienza. E le nostre sono addormentate, asettiche, ipocritamente pure. Questo contribuisce a spiegare perchè è da decenni che in Italia non si produce più nulla di nuovo; perchè continuiamo a traghettarci facendo finta di essere vivi, per parafrasare il testo di una nota canzone di Giorgio Gaber. Vorrei chiudere questo dicendo una cosa magari retorica e banale: la soluzione c’, esiste. Viene dal basso come tutti i grandi cambiamenti della storia. Questo cambiamento io lo vedo, come dire, sintetizzato in due categorie: gli studenti e gli operai. Ovvero: ricerca, innovazione e lavoro. La combinazione vincente per un paese competitivo ai livelli più alti. Tutto questo non può assicurarlo l’ attuale ceto dirigente nazionale, pigro, indolente e, soprattutto, irritante e improduttivo. P.s: consiglio caldamente al presidente Monti di sbrigare al più presto la sua agenda politica e tirarsi fuori dall’ agone politico da straccioni che lo vorrebbe candidato alle prossime elezioni. Che non rovini la sua onesta reputazione.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Adriano Sofri, Machiavelli, Tupac e la Principessa. L’utopia del realista...
di Giuseppe Leuzzi. “Il 23 giugno 2013, quando era papa da tre mesi – vescovo di Roma, come preferiva dire – era in programma un solenne concerto nel’Aula... Leggere il seguito
Il 18 maggio 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ -
Servizio pubblico – la guerra dei Rolex
Che cavolo stavi combinando? La copertina di Servizio pubblico è stato un racconto-intervista con Sandro Ruotolo, dopo le minacce ricevute dai casalesi. Leggere il seguito
Il 08 maggio 2015 da Funicelli
SOCIETÀ -
Milano: ragazzi che concerto! | auditorium giorgio gaber | 24.5.2015
AUDITORIUM GIORGIO GABER – RAGAZZI CHE CONCERTO! Palazzo Pirelli, Piazza Duca d’Aosta (Milano) Domenica 24 Maggio 2015Concerto del Conservatorio di Cremona... Leggere il seguito
Il 06 maggio 2015 da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Al via oggi le “Cinque Giornate di Milano” di protesta anti-Expo. Aumenta...
A due giorni dall’inaugurazione di “Expo Milano 2015″, non solo gli jihadisti sono in cima alle preoccupazioni degli apparati di prevenzione. Leggere il seguito
Il 29 aprile 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
“I ribelli della montagna”: dal 30 aprile in libreria una storia del movimento N...
Esce il prossimo 30 aprile ed è firmato da Adriano Chiarelli, questo libro (304 pagine) pubblicato dalla casa editrice bolognese Odoya. Leggere il seguito
Il 08 aprile 2015 da Antonellabeccaria
CULTURA, LIBRI, SOCIETÀ -
Della scuola cantautorale italiana, emblema dell’egemonia culturale a sinistra?
«Se non ci fossero stati i Cantacronache e quindi se non ci fosse stata anche l’azione poi prolungata, oltre che dai Cantacronache, da Michele L. Straniero, la... Leggere il seguito
Il 06 aprile 2015 da Rosebudgiornalismo
ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ