Questa cosa che uscire di casa in jeans starebbe ad indicare che si è depressi mi pare una grandissima ca***a.
Che poi quando pubblicano la notizia di questa grande scoperta di cui potevamo fare benissimo a meno? Ovviamente l’unico giorno in cui, dopo una vita e mezza, decidodi mettermi i jeans per andare in ufficio cosicché Collega Preferito, tornato aproferir parola, non può fare a meno di farmi notare la cosa.Ora, io a quelli dell’University of Hertfordshire che hanno fatto questa ricerca del ciufolo gli direi di venire parlare con me: io, fossi magra e/o avessi un lato B meno ingombrante, i jeans me li metterei mattina, mezzogiorno &sera. E non con una magliettina qualsiasi come dicono ‘sti scienziati che evidentemente a gusto stanno a zero(ah toh - ma guarda un po’ – sono inglesi…), ma con una bella giacchina corta esfiancata o, perché no, con la più classica delle camice bianche (che cosìfarei pure la gioia di Mr. M).Ed invece no: io, in quanto taglia 46 conun problema di ciccia localizzata dall’ombelico a metà coscia, i jeans me li metto solo con qualche strafanto lungoe maschera rotolini e quando riesco ad infilarmici e a trovare l’abbinamentogiusto mi sento felice. Il che è esattamente il contrario dell’essere depressa.Quindi - non fosse chiaro - io metto ijeans quando ad autostima sto messa bene e mi sento faiga. E oggi, come vi dicevo, portoi jeans. Alla facciazza degli scienziati inglesi.
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