Il tempo scorre ma, gli altri che incontro, chi più chi meno, son mutati, forse ancor peggio talvolta, ho constatato che, per alcuni è avvenuta quasi una trasmutazione...eh!. E, sì, taluni, nel tempo, son diventati proprio qualcun'altro, incredibile davvero constatare che la persona che conoscevi non c'è quasi più e, al suo posto con il suo nome e cognome si presenta un altro individuo, che ha la faccia di quello che conosci, ma il dentro è trasmutato a tal punto da sembrare qualcun altro.
Ma che roba è questa mi son detto, ma dove è finita la coerenza di significato personale, se non sbaglio la personalità è un insieme di rappresentazioni, che dovrebbero essere costanti nel tempo, ed è proprio tale qualità che permette di riconoscere una persona, ma soprattutto è quella che permette all'individuo di riconoscersi ed orientarsi nel tempo.
Ragazzi ho detto caratteristiche costanti o sbaglio... e si, ho proprio detto che la coerenza d'immagine personale è fondamentale per essere se stessi e questo non all'ombra dell'immutabilità, ma alla luce della costanza organizzativa di sé (la sanità d'una persona), che è processualmente ottenuta attraverso il modificarsi solo circonferenzialmente, strutturalmente (crescere, evolversi, adattarsi, ecc.) proprio per mantenere ciò che si è... e allora c'è qualcosa che non và, davvero non va, poiché pare che emerga una sorta di generale tendenza schzoide.
La gente spesso, per bisogni nevrotici adattivi muta a tal punto, da cambiare i propri connotati, pur di apparire, di mostrarsi nella forma che suggerisce il miglior profitto psicologico, un profitto acquisito all'ombra d'un regista personale contestualizzato, che ha il solo fine di rendere la persona cosi "plastica" e mutante da rischiare di non riconoscersi allo specchio!
Maurizio Mazzani