Ieri sera, parlando con G., giovane diciannovenne incontrato all'Happy Hour, gli ho espresso la mia invidia per il mondo gay maschile, spingendomi persino a dire che se dovessi rinascere vorrei fare l'esperienza di essere un uomo gay. Perché guardandomi in giro ed osservando quello che accadeva durante la serata, mi si sono attivati gli ormoni malgrado la carenza di obiettivi. Allora perché ho reagito così? Semplice, perché una buona parte delle persone presenti cercava qualcuno/a, quindi la zona era sovraccarica di sguardi, apprezzamenti, allusioni, valutazioni e messe in posa. Un mercato di persone che desidera scegliere ed essere scelta. Eppure non ci trovo nulla di male. Non è una delle ragioni principali per cui esistono i locali? Quante persone felicemente accoppiate li frequentano? E non parlo solo del mondo gay, anzi per esperienza tra gli etero nei locali si va tra "amiche" o tra "amici". Ci si guarda in giro, si adocchiano persone piacevoli, si scambiano commenti tra amici, e spesso si torna a casa con un niente di fatto. Ciò nonostante, si esce per entrare in contatto con "altri". La mia invidia per i gay nasce dalla leggerezza con cui la maggior parte di loro vive il sesso. E' risaputo che si danno appuntamenti solo per quello, senza impegni, amici di letto. Questo nel nostro mondo è più difficile. Ci sono, sì, donne che passano di letto in letto, ma sono una minoranza, e sono davvero poche coloro che si danno appuntamenti via chat per una sveltina. Siamo troppo complicate, pensiamo al sesso, valutiamo una donna da quanto ci fa sangue, ma poi cerchiamo l'amore. Con questo non intendo dire che gli uomini non lo cerchino, ma nel frattempo almeno si divertono. Un'altra considerazione che ho fatto ieri è stata che, rispetto agli etero, i gay (e qui donne comprese), parlano di sesso in modo molto più libero e spontaneo. D'accordo, ieri era un aperitivo a tema con intenzioni abbastanza esplicite, ma ciò nonostante è difficile che tra persone appena conosciute la conversazione cada sull'intimo in maniera talmente spontanea in un gruppo di etero. Tra loro aleggia un comportamento più pudico, riservato, spesso da "lo faccio ma non ne parlo", soprattutto tra donne. Forse il fatto di aver dovuto tanto lottare e dover tutt'ora lottare per la nostra libertà ci ha permesso di superare alcuni scogli che ci permettono più naturalezza anche con chi non conosciamo. O forse è semplicemente una malformazione genetica, siamo contro natura e perversi, preferibilmente attratti da minori e senza scrupoli... Che dite, l'avete già sentita dire questa? Mi mancava vedere due persone che si baciano, due persone che si cercano, è dolce, m'infonde un senso di completezza, ed io credo che sia giusto così, chiunque sia la persona che baci, baciala fino in fondo e sempre come se fosse l'ultima volta. Potrebbe esserlo e non lo sai!
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