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Ma di fronte all’evidenza cosa ci può rendere ancora indecisi?

Creato il 11 maggio 2011 da Realtanascoste @realtanascoste

Albert Einstein ci insegno l’ assoluto ed il relativo ed io userò queste due grandi leggi per spiegare il mio punto di vista.
Ognuno di noi è un osservatore individuale posizionato in un determinato spazio e tempo (spazio inteso come luogo sociale dove viviamo ed il tempo relazionato al’ epoca e al’ età), si creano cosi coefficienti che modificano l’equazione.
Per alcuni una cosa è evidente ma per altri è il contrario e viceversa, tutto dipende dalla relatività dei punti di vista.
Esempio: quando qualcuno si “innamora” cerca sempre di scorgere il positivo e di rimuovere inconsciamente il negativo, questo perché il troppo coinvolgimento distorce i sensi, come se leggessimo il giornale a 1 centimetro dagli occhi non riusciremmo a leggere niente, perché non mettiamo a “fuoco”.
Ogni singola mente umana è unica non ha altri cloni, i punti di vista sono molteplici non esiste un osservazione assoluta, può essere simile, ma mai assoluta c’è sempre quel minimo di parere negativo.
L’ indecisione nasce dal non comprendere bene cosa vogliamo, nella nostra mente elaboriamo mille pensieri che determinato da avvenimenti passati, che creano i noi degli schemi da seguire ed attuare.
Capita molte volte di non comprendere l’evidenza perché siamo assopiti nei nostri desideri che offuscano la realtà delle cose, siamo abituati ad andare avanti è a non ascoltare bene cosa ci circonda.
Il problema non è se esiste o no l’evidenza con la sua conseguenza d’ indecisione, tutto sta nel aprire gli occhi ed il cuore è a valutare le cose per come stanno senza creare parametri che modificano la realtà per creare qualcosa in noi di più piacevole, impariamo ad avere più controllo su di noi ed ascoltare meglio gli altri solo cosi possiamo notare l’evidenza ed eliminare l’indecisione.
Per osservare da relativamente ad assoluto, bisogna abbattere tutto quello che ci è stato insegnato da terzi, controllare le proprie emozione senza farsi trasportare nel precipizio del non ritorno, guardare con il cuore qualsiasi cosa senza crearsi delle aspettative.
Non possiamo notare cosa ci circonda esattamente perché lo viviamo in prima persona non abbiamo la visuale a 360 gradi per questo molte volte persone estranee anche amici riescono a comprendere i nostri problemi e ci aprono la mente a qualche soluzione relativamente semplice, perché loro ad eccezione di noi osservano da un altro punto di vista.


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