Arrivati in città, eravamo fermi al semaforo, intasato come ogni sabato mattina che si rispetti, parlavo col Socio della nuova canzone che hanno registrato, quando mi sento battere al finestrino.
Era un ragazzo di colore, un lavavetri, lo stesso che avevo notato qualche giorno prima, appoggiato ad un muretto con lo sguardo perso. Oggi però dondolava in mezzo al traffico, rassegnato e parecchio rincoglionito, arrivato a noi ci ha chiesto degli spiccioli. Un bel ragazzo, molto provato, ma carino. Mentre si allontanava, il semaforo è tornato verde, le auto lo strombazzavano e ho pensato che se continuava così aveva le stesse possibilità di sopravivenza di passero.
Eravamo a piedi. Ad un incrocio, il semaforo pedoni scatta verde ma evidentemente l’ubriaco che stava per stirarmi sotto, non deve essersene accorto, spero si schianti da qualche parte. Non perché gli auguro del male ma solo per farlo rinsavire e ricordargli che è normale sfrecciare a tutto gas. Non mi aveva visto, voglio credere. Come il tizio in bicicletta, che camminava sul marciapiedi invece che sulla pista ciclabile e mi ha urtato un braccio. Il tizio si è anche voltato e ha alzato una mano in segno di scuse.
Ma il punto non è questo.
Non è il fatto che in una sola mattinata ho rischiato di rimanerci secca ben due volte, non è che quando dicono che la città è una giungla, sotto il profilo dei pericoli hanno ragione, a farmi pensare.
Il punto su cui mi fermo a pensare è che la gente va di fretta, che corre da qualche parte. Sembra che scappa, che è in fuga, solo non ho capito bene da cosa.
Dalla vita, forse!
Song: The Kinks- All Day and All of the Night