In una economia da sempre caratterizzata daevidenti fenomeni elusivi ed evasivi, è del tutto verosimile ritenere che soldisottratti al fisco, siano immessi, almeno in parte, nell'economia realeattraverso l'acquisto di beni, soprattutto voluttuari e non registrati o il sostenimento di spese di minor entità(ristoranti, vacanze, abbigliamento ecc),che comunque, indirettamente, produconoeffetti positivi sul ciclo economico in termini di maggiori consumi. In talsenso, a vedere il crollo dei consumi in atto, non sembra del tutto remota la possibilità chequesto sia dovuto anche ad una minore spesa da parte di individui a cui è statainibita la possibilità di spesa di somme sottratte al fisco, anche per effettodella tracciabilità del denaro. Se ciò dovesse risultare vero, nérisulterebbe che la nostra economia, viziatada sempre da fenomeni evasivi ed elusivi, avrebbe bisogno, almeno apparentemente,di una economia sommersa idonea a sostenere l'economia ufficiale.In tal senso, fermo restandol'indiscusso principio di legalità e diequità fiscale, sarebbe opportuno interrogarsi sui costi e sui benefici che si possonodeterminare perseguendo, in un momento così critico per l'economia, una ferocee indiscriminata caccia all'evasore auspicando che, a fronte delle maggioriimposte recuperate per effetto della lotta all'evasione, non corrisponda uncalo superiore del gettito tributario per effetto dell'inibita possibilità di spesa deglievasori.Ciò non deve in alcun modo essereinterpretato come una legittimazione implicita del fenomeno evasivo. Maoccorrerebbe seriamente interrogarsi anche sulle vere responsabilità dellapolitica che, per anni, producendo, unapparato normativo complesso, disomogeneo, non organico e talvoltacontraddittorio, ha finito per favorire questofenomeno. Forse, sarebbe stato più saggio perseguire immediate soluzioni finalizzate a realizzare una vera riforma del fisco ispirata a criteridi maggior equità, organicità e al recupero del principio della certezza deldiritto (fiscale) e poi procedere, magari con minor costi, ad una vera lottaall'evasione.
Ma e' davvero utile la lotta all'evasione?
Creato il 04 aprile 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENAIn una economia da sempre caratterizzata daevidenti fenomeni elusivi ed evasivi, è del tutto verosimile ritenere che soldisottratti al fisco, siano immessi, almeno in parte, nell'economia realeattraverso l'acquisto di beni, soprattutto voluttuari e non registrati o il sostenimento di spese di minor entità(ristoranti, vacanze, abbigliamento ecc),che comunque, indirettamente, produconoeffetti positivi sul ciclo economico in termini di maggiori consumi. In talsenso, a vedere il crollo dei consumi in atto, non sembra del tutto remota la possibilità chequesto sia dovuto anche ad una minore spesa da parte di individui a cui è statainibita la possibilità di spesa di somme sottratte al fisco, anche per effettodella tracciabilità del denaro. Se ciò dovesse risultare vero, nérisulterebbe che la nostra economia, viziatada sempre da fenomeni evasivi ed elusivi, avrebbe bisogno, almeno apparentemente,di una economia sommersa idonea a sostenere l'economia ufficiale.In tal senso, fermo restandol'indiscusso principio di legalità e diequità fiscale, sarebbe opportuno interrogarsi sui costi e sui benefici che si possonodeterminare perseguendo, in un momento così critico per l'economia, una ferocee indiscriminata caccia all'evasore auspicando che, a fronte delle maggioriimposte recuperate per effetto della lotta all'evasione, non corrisponda uncalo superiore del gettito tributario per effetto dell'inibita possibilità di spesa deglievasori.Ciò non deve in alcun modo essereinterpretato come una legittimazione implicita del fenomeno evasivo. Maoccorrerebbe seriamente interrogarsi anche sulle vere responsabilità dellapolitica che, per anni, producendo, unapparato normativo complesso, disomogeneo, non organico e talvoltacontraddittorio, ha finito per favorire questofenomeno. Forse, sarebbe stato più saggio perseguire immediate soluzioni finalizzate a realizzare una vera riforma del fisco ispirata a criteridi maggior equità, organicità e al recupero del principio della certezza deldiritto (fiscale) e poi procedere, magari con minor costi, ad una vera lottaall'evasione.