Lo stagno che vedete nella foto è in realtà un pezzo del marciapiede del Lungotevere dei Tebaldi, riempitosi a causa di una modesta ma persistente pioggia caduta su Roma nei giorni scorsi. Non sappiamo da quanto tempo questo marciapiede triturato dall'incuria sia in queste condizioni. Di sicuro sappiamo che chi passa di lì rischia se va bene di fracicarsi una gamba fino al ginocchio, se va male di rompersi l'osso del collo. Le condizioni del marciapiede in quel tratto di Lungotevere sono ignobili. Indegni perfino di essere paragonati con quelli di Baghdad. Una mina, una granata, fanno meno danni dell'incuria e dell'inciviltà romana. Siamo davanti al Liceo Virgilio, di qui transitano ogni giorno migliaia di ragazzi. Tutto il tratto di marciapiede antistante l'edificio scolastico è in queste condizioni. In in un paio di punti siamo stati costretti a scendere e a camminare in strada, con le macchine che ci sfrecciavano accanto. Impraticabile è un eufemismo che non rende bene l'idea. Ma evidentemente lo stato di questi marciapiedi non è un problema per gli studenti del Liceo Virgilio. Loro, infatti, scendono in piazza per protestare contro il parcheggio. Il marciapiede sbriciolato neanche lo vedono. Evidentemente si sono ormai abituati a sguazzare nelle pozzanghere. Per dovere di cronaca riferisco che l'auto parcheggiata che si scorge sulla destra della foto si trova in sosta vietata. Lo dico perché si sappia come si parcheggia da queste parti. A cazzo di cane, con le macchine incastrate, una sull'altra, sui marciapiedi. Di fronte a questo schifo senza fine, manifestare contro il progetto del parcheggio sotterraneo è una scelta folle e insensata che non trova giustificazione alcuna. C'è da vergognarsi, altroché.
Lo stagno che vedete nella foto è in realtà un pezzo del marciapiede del Lungotevere dei Tebaldi, riempitosi a causa di una modesta ma persistente pioggia caduta su Roma nei giorni scorsi. Non sappiamo da quanto tempo questo marciapiede triturato dall'incuria sia in queste condizioni. Di sicuro sappiamo che chi passa di lì rischia se va bene di fracicarsi una gamba fino al ginocchio, se va male di rompersi l'osso del collo. Le condizioni del marciapiede in quel tratto di Lungotevere sono ignobili. Indegni perfino di essere paragonati con quelli di Baghdad. Una mina, una granata, fanno meno danni dell'incuria e dell'inciviltà romana. Siamo davanti al Liceo Virgilio, di qui transitano ogni giorno migliaia di ragazzi. Tutto il tratto di marciapiede antistante l'edificio scolastico è in queste condizioni. In in un paio di punti siamo stati costretti a scendere e a camminare in strada, con le macchine che ci sfrecciavano accanto. Impraticabile è un eufemismo che non rende bene l'idea. Ma evidentemente lo stato di questi marciapiedi non è un problema per gli studenti del Liceo Virgilio. Loro, infatti, scendono in piazza per protestare contro il parcheggio. Il marciapiede sbriciolato neanche lo vedono. Evidentemente si sono ormai abituati a sguazzare nelle pozzanghere. Per dovere di cronaca riferisco che l'auto parcheggiata che si scorge sulla destra della foto si trova in sosta vietata. Lo dico perché si sappia come si parcheggia da queste parti. A cazzo di cane, con le macchine incastrate, una sull'altra, sui marciapiedi. Di fronte a questo schifo senza fine, manifestare contro il progetto del parcheggio sotterraneo è una scelta folle e insensata che non trova giustificazione alcuna. C'è da vergognarsi, altroché.