Eh già….prima o poi doveva succedere anche qui, anche a me. Per forza. Qualcuno prima o poi doveva farmi incazzare seriamente.
Io che non me la prendo mai, che non salto mai per niente, io che non sono impulsiva, io che sono remissiva, timida, di poche parole…:-D A me doveva capitare…
Allora, premetto: io non penso di essere cattiva….chi lo pensa? Dai fatevi avanti…ditelo adesso o tacete per sempre!
Diciamo che ho un bel caratterino, diciamo che non riesco a stare zitta se mi sento mancare di rispetto…e soprattutto se qualcuno prova a darmi colpe che non ho. E magari lo fa davanti al capo per farsi bello. E allora, in questo ultimo caso, io mi trasformo. Avete presente la Fenice di X-Men? Bravi….
Nell’agenzia marketing dove lavoro che per dovere di anonimato chiamerò “La Nuova Pippa” ( e non pensate male, mi è venuto così…) operano diversi personaggi.
Non ho a che fare con gente normale e non è mia intenzione. Io stessa mi definisco un cartone animato quindi era giusto capitare in una specie di film d’animazione….
Allora, a “La Nuova Pippa” oltre al mio capo che chiamerò…vediamo un po’….Orazio…come il personaggio della Disney …..e la moglie che non possiamo che chiamare Clarabella, operano altri strani figuri. C’è un artista-fancazzista che però è simpatico, piemontese con l’accento milanese…come modo di fare mi ricorda Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi, ma è brutto quindi lo chiamerò solo “Sparro”.
E poi c’è lui. Quello che mi ha fatto incazzare. Quello che fino a ieri, per il suo generale comportamento e la bella persona che pensavo fosse, avrei soprannominato Cucciolo, il nanetto dolce e timido di Biancaneve…
Ma da oggi lui sarà solo e per sempre Brontolo…
Brontolo è un tondo (molto tondo) tecnico audio-video e se ne intende di web. Un factotum a cui Orazio è molto devoto. Diciamo che se Brontolo se ne va, Orazio è perduto perchè di video e web ne capisce come io ne capisco di matematica….una benemerita cippa. E’ uno che si lamenta sempre quando gli chiedi una cosa,poi alla fine la fa e la fa benissimo, ma prima deve lamentarsi.
Quindi Orazio con Brontolo è sempre gentile. Brontolo ha la sua stanzetta piena di pc di ultima generazione e robe fighe per montare ed editare i video. Io uso le sue apparecchiature per registare i pezzi da mandare alla radio locale (eh si, faccio pure quello….) e per farlo utilizzo un pc che anche lui usa solo per registrare file audio.
Non mi sono MAI avvicinata al suo “Supermegamanga pc della Madunnina” che contiene chissà quali segreti di stato (robe del tipo come ti cucino una cassata siciliana da 100 calorie o l’ultimo programma per editare i video con le musiche dei puffi…roba che neanche a Fort Know….vabbè….) e che tiene tutto per sè…
Ma, mi direte voi: se hai robe così importanti nel tuo pc (miseria, la ricetta ipocalorica della cassata è da mettere sotto chiave!!
Venerdì scorso in un impeto di non so bene che cosa, Orazio viene nel mio ufficio. Mi chiede se si può fare un cd audio con la sua voce e il sottofondo musicale da diffondere nel negozio sottostante per fare pubblicità ai prodotti. Una cosina facile, facile, no? E il bello è che te lo chiede come se ti stesse domandando di prendergli un bicchiere d’acqua…che ci vuole, no? Questo di venerdì pomeriggio, verso le cinque.
Io gli rispondo che posso aiutarlo nella registrazione della voce, ma per fare il cd con la musica in sottofondo ci vuole Brontolo. Solo che Brontolo è a letto con l’influenza. Allora io lo chiamo e gli chiedo come possiamo fare.
Brontolo mi risponde che per fare quello che chiede il capo Orazio bisogna usare il suo supermegamanga pc della Madunnina.
Allora io accendo il pc, seguo le sue istruzioni al telefono (quindi lui sapeva che stavo usando la sua “creatura”), lui accede da casa sua con collegamento remoto e fa tutto lui. Alle sei e mezza, visto che il cd all’Orazio non piaceva, decido che è ora di alzare i tacchi e se lavede lui con Brontolo, perché io voglio andare a casa. Lascio Orazio di fronte al supermegamanga pc della Madunnina e lo saluto.
Il lunedì mattina, cioè ieri, mi ripresento fresca come una rosa al lavoro. Scrivo il pezzo per la radio e mi dirigo verso la stanza di Brontolo. “Ciao Bro, com’è?” lo saluto. “Accendo il pc così registro il pezzo per a radio…ok?”.
A quel punto la faccia di Brontolo ha preso fuoco. “Ti faccio solo una domanda”, ha iniziato.
Ha preso fiato, mi ha guardato dritto negli occhi curvando la testa verso il basso e mostrando il triplo mento sudaticcio: “Ma se io venissi in casa tua e usassi i tuo pc, tu come la prenderesti?”.
Ora, secondo voi questa è una semplice domanda (come lui stesso ha cercato di spiegarmi dopo, invano) o è una domanda che implica un’accusa neanche troppo velata?
Prendetemi per permalosa, ma io ho optato per la seconda versione. Gli ho chiesto il perché mi domandasse una cosa simile e lui ha cominciato a urlare e ad accusarmi di aver acceso il suo supermegamanga pc della Madunnina senza il suo permesso…ci rendiamo conto?
Io lo avevo acceso dopo avergli telefonato, quindi il suo permesso lo avevo, lui dice di no. Però ha aspettato tutto il week end per dirmelo!
Lui urlava e io, ovviamente, urlavo a mia volta. Non riesco a spiegare la scena, ma credetemi è stata sconvolgente, più che altro perchè da uno come lui non ti aspetti un’ incazzatura del genere.
Nella stanza attigua c’erano Clarabella e Sparro. Ma era come se non ci fossero. Mi sono voltata un attimo verso di loro e li ho visti impietriti, con la bocca spalancata, incapaci di emettere un suono. Io avrei fatto la stessa faccia al loro posto. Perchè il Brotolo era davvero considerato, prima di ieri, un cucciolone da tutti. Nessuno si aspettava che sotto quel triplice mento e gli occhi da pesce lesso, sotto quella panza tonda tonda e la pelle sudaticcia potesse nascondersi un villano. Io sono riuscita a tirare fuori bestia. Brava, eh?
In buona sostanza, Brontolo è riuscito a farmi piangere. Ma per il nervoso, non per dispiacere o altro. Perchè mi devi trattare in quel modo, accusarmi di una cosa che sai che non ho fatto…per quale insano gusto?
E io in preda a quel nervoso e a quelle lacrime, mi sono scagliata fuori dall’ufficio alla ricerca di Orazio, il quale era dall’altra parte del piazzale antistante l’ufficio, che parlava con una persona.
Ho percorso quel piazzale in dieci secondi. Sembravo Flash. Passi lunghi e braccia che accompagnavano e sottolineavano il movimento, proprio come una persona incazzata incazzata ma veramente incazzata che non può correre e quindi cammina in modo….incazzato!
Ho detto a Orazio che io non merito di essere trattata a pesci in faccia da nessuno e che, visto che lui è il capo, doveva prendere provvedimenti perché io ero nera, ma nera nera nera…
Gli dico: “Lavoro tutti i giorni, faccio bene il mio lavoro, sono seria, non mi lamento, non faccio casini (per ora)….ma merito di essere presa a pesci in faccia in questo modo? Ho per caso ammazzato qualcuno e non me lo ricordo?”. Dovevate esserci per capire….
Orazio non ha fatto nulla per il resto della giornata. Io mi sono chiusa nella mia stanza e non ho rivolto la parola praticamente a nessuno tranne che a Clarabella, la quale mi ha fatto capire che stava dalla mia parte e che avevo ragione. Solidarietà femminile!
Bene. Il giorno dopo, cioè oggi, il capo convoca me e Brontolo nella sua stanza.
Sembrava Papa Ratzinger. Comincia con il dire che bisogna andare tutti d’amore d’accordo, che se ci si guarda in cagnesco non si può lavorare, che i problemi di comunicazione ci sono in ogni azienda e vanno affrontati e chiariti. Che deve andare tutto bene, che siamo tutti buoni, che in fondo la gente è buona…insomma mi stava venendo una carie. Ma, comunque, approvavo in linea di massima quello che diceva.
Non emettevo nessun suono mentre parlava..aspettavo che dicesse quello che mi aspettavo dicesse…ma non è successo.
Mi aspettavo che chiedesse cosa fosse successo a ognuno di noi, ma invece ha tirato subito le conclusioni: “Brontolo ha apparecchiature costose e posso capire che tema per la loro integrità. D’altronde tu le hai usate solo per lavorare, non certo per andare a sbirciare cosa avesse nel suo pc e quindi, in fondo, non hai fatto nulla di male. Ma Brontolo ci tiene molto ai suoi pc, sai? Quindi, benchè la sua reaizone sia stata esagerata, si può capire. Comunque ora è tutto chiarito, quindi andiamo avanti con il lavoro.”
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Secondo voi me ne sono stata zitta? Il Brontolo gongolava…e io ho cominciato a mutare La trasformazione nella Fenicie di X-Men era in atto, ma ancora incompleta.
Ho guardato in faccia Orazio, senza degnare di uno sguardo il nano, e ho detto: “Questo non è chiarire. Se vogliamo chiarire, dobbiamo dire le cose come stanno. Vale a dire che io non ho nessuna colpa, non ho fatto niente di male e tantomeno meritavo di essere trattata in quel modo”. Tiè!
Al che Brontolo si gira verso Orazio e gli fa: “E’ stata lei a fare la sfuriata”.
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Quella frase ha completato la trasformazione. Ero la Fenice.
Mi sono alzata e sono andata a chiamare Clarabella, testimone solidale della discussione del giorno prima. La quale Clarabella ha affermato, con un cenno del capo, che non ero io ad aver fatto la sfuriata, ma Brontolo. Aver coinvolto Clarabella ha fatto notevolmente incazzare l’Orazio: “Non siamo a scuola, non ci sono nè vincitori, nè vinti e non occorre coinvolgere altre persone”, ma io ho rincarato la dose e se avessi avuto davvero i poteri della Fenice in quella stanza non si sarebbe salvato nessuno. A parte le donne presenti
Non avendo superpoteri, mi sono limutata a parlare: “Io ho chiarito, perchè non voglio passare da scema. Lui ha capito male, non so bene cosa ha capito per il suo super pc, ma doveva dirmelo venerdì e non aspettare il lunedì per farmi una scenata che francamente non merito”.
Il Brontolo alla fine, non so se per sincerità d’animo o quieto vivere, ha mollato la presa e, udite udite, mi ha pure chiesto scusa!!
Vuoi vedere che qualche superpotere ce l’ho anch’io?
Morale della favola: mi hanno fatto incazzare. Il capo non doveva prendere le parti di nessuno e io non mi aspettavo lo facesse. Ma ho come intuito che abbia spalleggiato il Brontolo..e più ci penso più sento l’imminente trasformazione in Fenice Nera, quindi la smetto subito e passo oltre.
La mia massima aspirazione è essere in pace con il mondo. Ma una che ha il temperamento da Fenice difficilmente riuscirà a centrare l’obiettivo.
Devo smetterla di prendermela.
L’ X-Maga