La petroliera Enrica Lexie viaggiava sotto la costa del Kerala per risparmiare? E’ un’ipotesi ma nemmeno tanto buttata in aria che mi è venuta in mente leggendo il comunicato del governo indiano sulla nuova demarcazione della “zona ad alto rischio pirateria” (Ecco qui).
Come ho scoperto viaggiando a fine settembre su un mercantile dalla Francia all’Oman, c’è una High Risk Area (Hra) per gli attacchi di pirateria in cui le navi devono seguire alcune misure di sicurezza (Best Management Practices (BMP). Nel 2011 questa area era stata estesa dai 65 gradi di longitudine est fino a 78 gradi che significa tutta la costa indiana e pachistana.
Dato che ci sono rischi maggiori, le assicurazioni hanno aumentato le polizze per i cargo che attraversano la HRA. Con quale conseguenza? Che le navi stanno alla larga dalla HRA. Come spiegato chiaramente nel comunicato del governo indiano, i mercantili che per esempio sono diretti o provenienti da Singapore (come la Lexie) navigano lungo la costa indiana per evitare di entrare nella HRA!
Da quanto ho capito viaggiando di recente sulla portacontainer francese CMA CGG Medea, il must per i cargo è risparmiare il più possibile. Quindi per le petroliere dirette nel Golfo Persico conviene costeggiare l’India creando ovviamente enormi problemi ai pescatori.
Il che coincide anche con quanto mi raccontava Freddie, il proprietario del peschereccio coinvolto nell’incidente del 15 febbraio 2012. Mi diceva, che al largo, sulle 20 o 30 miglia, c’era un ‘autostrada’ di navi. Non ho mai capito il motivo…dato che c’era così tanto mare a disposizione. Se si guarda la cartina, per andare da Singapore allo stretto di Hormuz, non c’è bisogno di passare vicino al Kerala.
Ignari della HRA, alcuni pescatori avevano ipotizzato perfino che le navi viaggiassero sotto costa per prendere il segnale della tv.
Ho scoperto tutto ciò perché, non essendoci ormai più nessun attacco, qualche giorno fa è stato deciso di riportare l’HRA alla delimitazione precedente di 65 gradi di latitudine est. Con buona pace del governo indiano che lo chiedeva da tempo e soprattutto dei pescatori keralesi che non rischiano più di essere investiti dalle petroliere o presi a mitragliate.