Ma la musica dov’è? Track 5 – Ti ti ti ti di Rino Gaetano

Da Strawberry @SabyFrag

Oggi Rino Gaetano avrebbe compiuto 62 anni. La sua è un’assenza che parla da sola. Spesso mi chiedo cosa avrebbe fatto, cosa avrebbe detto di questo paese allo sbando, in cui i giovani vengono chiamati choosy, in cui un governo tecnico è schiavo delle banche e distaccato dalla realtà che vorrebbe risanare, ma è la sola alternativa poiché non c’è alternativa, non c’è un vero riferimento politico a cui affidarsi, ché se domani mi dicessero “vai a votare!”, io sinceramente non saprei proprio a cosa votarmi…Un paese dove un uomo da vent’anni ci copre e si copre di ridicolo, che a una condanna di 4 anni ride beffardo sapendo che è poca cosa, è davvero nulla, che fa un valzer comico con i giornali che ancora gli danno corda, dicendo prima “Lascio” e poi “No, torno e difenderò la giustizia di questo Paese” alla constatazione di un risarcimento pecuniario…proprio lui, il cui nome e  il termine “giustizia” nella stessa frase si potrebbero sentire solo se la frase finisse con “condannato”…Un paese in cui avverranno le primarie del PD con un segretario inutile e stanco, uno che dice di essere di sinistra ma che agisce come se fosse a destra e un governatore di regione con delle belle idee ma che non riesce ancora a scalfire la diffidenza di tutti…sono sempre stata a difesa del diritto di votare e sono convinta che la partecipazione politica sia fondamentale in un paese civile, ma oggi come oggi credo che la politica in questo paese, intesa come cosa comune, sia qualcosa impossibile da credere, un pensiero incompatibile con la realtà

E allora perché Rino Gaetano? Perché questa canzone? Il cantautore non si è mai schierato da nessuna parte, era un libero pensatore, un artista fuori dagli schemi e dalle pressioni di ideologie o partiti politici. Odiava essere classificato e incasellato in qualche pensiero, ma con la leggerezza che lo contraddistingueva e il suo genio musicale, si fa beffe del sistema politico dell’epoca e compie un critica che, proprio per il suo essere così naif e distaccata, appare quanto mai diretta e sincera. Lo fa con Nuntereggae più e lo fa ancora con Ti ti ti ti.

E allora cosa a che fare questa canzone con me e con il paese? Beh, Rino non è più con noi, ma questa canzone dice molto ancora oggi. Anche in quel periodo storico, quando uscì la canzone, le certezze erano poche - le varie crisi energetiche avevano spezzato gli entusiasmi della decade precedente - e la fiducia dei partiti era al minimo storico con il Paese gestito dalle stesse facce ormai da anni. E Rino con questa canzone si rivolge a un giovane come lui, a chi come lui sogna “una stella e un veliero che ti portino su isole dal cielo più vero”, a chi lotta “sempre contro un muro” e che come lui “la stessa rabbia” sta vivendo.

E a distanza di 32 anni io mi sento “sulla stessa barca” con lui.

Solitamente sul blog parlo poco delle mie idee politiche e dei miei pensieri sul mondo. Ma a volte non posso farne a meno. Pensare è utile ma condividere opinioni lo è ancora di più. Perché sempre spero di incontrare proprio te che “quando la tua mente prende il volo ti accorgi che sei rimasto solo”. Per sentirsi meno soli e più forti verso un futuro quanto mai incerto…

Grande Rino. A 32 anni dalla sua morte riesce ancora ad essere incredibilmente attuale e straordinariamente unico.

A te che che sogni una stella ed un veliero
che ti portino su isole dal cielo più vero
a te che non sopporti la pazienza
o abbandonarti alla più sfrenata continenza
a te hai progettato un antifurto sicuro
a te che lotti sempre contro il muro
e quando la tua mente prende il volo
ti accorgi che sei rimasto solo
a te che ascolti il mio disco forse sorridendo
giuro che la stessa rabbia sto vivendo
stiamo sulla stessa barca io e te
ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti . . .
a te che odi i politici imbrillantinati
che minimizzano i loro reati
disposti a mandare tutto a puttana
pur di salvarsi la dignità mondana
a te che non ami i servi di partito
che ti chiedono il voto un voto pulito
partono tutti incendiari e fieri
ma quando arrivano sono tutti pompieri

a te che ascolti il mio disco forse sorridendo
giuro che la stessa rabbia sto vivendo
stiamo sulla stessa barca io e te
ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti . . .


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