Tornando a quello strano idioma che ho chiamato “similinglese” (non sapendo come altro definirlo) da qualche tempo, complice l’attivismo vitale del Premier Renzi, in TV e alla Radio è tutto un risuonare di “spending rèviu” (con accento sulla povera “e”); “giobett” (ma chi se ne fotte del genitivo sassone, della “a” anglofona a metà tra le prime due vocali e della “c”che precede la “t”!); i più corretti (si fa per dire!) se la cavano con una spending reviù e un jobect che sono tutto un programma per la delizia delle nostre italiche orecchie!
Ma insomma!!! Io dico basta!!! Ma per caso c’è bisogno che torni LUI? Quello che quando c’era i treni arrivavano in orario e aveva fatto emanare un decreto che vietava l’uso delle parole straniere, così che al posto di comò si doveva dire cassettone e invece di abat-jour doveva pronunciarsi per decreto paralume e buonanotte al secchio?
Ma almeno allora i francesismi si pronunciavano correttamente!!!
Io non dico neppure di arrivare agli eccessi della Accademia della Crusca di Francia che per difendere la lingua francese dall’Inglese ha chiesto ed ottenuto delle leggi a tutela ed a salvaguardia dell’idioma nazionale. (In Francia non sentirete mai un francese pronunciare la parola computer: è stata sostituita con “ordinateur”; e così è stato per il resto della terminologia informatica; e non solo per quella).
Ma se almeno questi giornalisti italiani pronunciassero a dovere le parole inglesi!!! Qui sentiamo parlare gente che di Inglese non ha neppure i fondamentali. Ma questi giornalisti mangiano o no in Italiano? Intendo dire: quelli del servizio pubblico, soprattutto, sono pagati o no, direttamente o indirettamente, dallo Stato italiano?
E allora mi viene da dire: E parla come magni, a fra’!!!!!