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Ma quanti preti “anarchici” ci sono ancora?eccone due,i miei preferiti.

Creato il 27 ottobre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
Seguo su Facebook quei preti che spesso vengono visti con la puzza sotto al naso perche’ sembrano anarchici della chiesa.Eppure,loro i black  block eretici hanno mille spunti da proporci,visioni fuori dai soliti schemi di perbenismo della chiesa cattolica e del perdono a tutti i costi.
Prendiamo don Giorgio De Capitani che dal suo blog(http://www.dongiorgio.it/) quasi quotidianamente anche in video detta i suoi sermoni contro specialmente la casta,santificata dalla chiesa asservatrice dei benefici dei potenti politici e poco accusata dall’abito sacerdotale.
Lo seguo  per la sua schiettezza anche nei confronti dei temi sociali,prendi per esempio il dramma che viviamo noi qui a Taranto con l’Ilva.
A tal proposito ecco il suo pensiero su diritto al lavoro e salute circa l’Ilva
Altro prete che seguo e’ don Andrea Gallo,l’anarchico comunista genovese.
Un prete sempre stato scomodo,perche’ nelle istituzioni salesiane non rispettava il tipico mandato sacerdotale verso i giovani di un riformatoio della Genova degli anni sessanta. Troppa liberta’ a quei delinquenti,troppo buonismo verso le anime peccatrici.
E allora lui il prete anticonformista viene mandato a Capraia come cappellano del carcere.Due anni dopo arrivera’ come vice parroco alla chiesa del Carmine e qui,con le sue prediche in favore dei poveri emarginati e contro l’ipocrisia della falsa borghesia genovese,assesta un colpo definitivo al rapporta tra lui e la curia locale.
Don Gallo dice addio a tutti quelli che in lui vedono un prete scomodo,ma ottiene ancora di piu’ la solidarieta’ di molta gente e del parroco di San Benedetto che lo accoglie e crea assieme a lui la famosa comunita’ di San Benedetto al Porto.
Don Gallo e’ anche sui social network e da li lancia i suoi sermoni contro cio’ che non gli piace,rendendosi antipatico a molti ma ancora piu’ amato per molti altri ancora.
Due esempi(ma ci sarebbe da parlare anche su Don Ciotti e la sua lotta con Libera alla mafia…),che scomodi per la loro verita’ risultano invece importanti per smuovere quell’aureola di ipocrisia che spesso ha chi indossa un simbolo che sia politico,religioso e che, a volte, sfrontatamente esibisce credendo di rafforzandone il proprio pensiero.
Immagino spesso cosa accadrebbe se avessimo questi due birichini a Taranto,insieme.
Che Masaniello sarebbero contro cio’ che sta accadendo sul nostro magnifico territorio,per l’ingordigia dell’uomo e per la sua corsa alla ricchezza senza un occhio alla salute.
L’arcivescovo Santoro,nella sua venuta qui a Taranto da poco,ebbe parole di attenzione verso il problema Ilva  e verso il diritto alla salute e al lavoro.
Parole sagge,misurate e oserei dire a rispetto di una par condicio….


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