Ma questa Elena Ferrante bisogna leggerla o no?

Creato il 08 ottobre 2014 da Dida


Amata dai lettori italiani, osannata oltreoceano. Elena Ferrante, chiunque lei sia, ha conquistato i lettori solo e unicamente grazie alla forza delle sue parole: niente conferenze, nessuna dichiarazione, nessuna polemica o apparizione pubblica. Il completo anonimato infatti ha permesso alla Ferrante di parlare attraverso la sua scrittura e di conquistare un’intera generazione di lettori che aveva semplicemente voglia di leggere una bella storia.Non ci troviamo infatti al cospetto di una scrittrice dallo stile raffinato, ma davanti a una romanziera che è perfettamente in grado di giocare con le parole. Frasi semplici, ma dall’ampio respiro, discorsi indiretti e dialoghi serrati: tutto è messo al servizio di una storia bella, popolata da personaggi verosimili, ma non troppo, ai quali non puoi far a meno di affezionarti. Se appartenete a quella tipologia di lettori che amano quel genere di romanzi che quando li hai finiti di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle per poterlo chiamare a telefono tutte le volte che ti gira” dovete leggere Elena Ferrante. Se invece amate le storie che vengono analizzate, sviscerate e raccontante con maestria ed eleganza, non è l’autrice che fa per voi.

La grande pecca della tetralogia dell’Amica Geniale, infatti, della quale è in uscita l’ultimo capitolo, è un’eccessiva staticità che parte a metà del secondo romanzo e si  protrae fino alle ultime 100 pagine del terzo.

Con il primo romanzo, L’Amica geniale, infatti, entrerete in perfetta empatia con i  personaggi al punto tale che avrete la necessità quasi impellente di leggere ancora, ancora e ancora delle avventure di Lila e Lenù immerse in una Napoli scolorita, ma viva, che fa da sfondo alla loro avvincente storia. A partire però dalla metà del secondo romanzo, Storia del nuovo cognome, fino ad arrivare alle ultime pagine di Storia di chi fugge e di chi resta, sarete immersi in una stagnate ed eccessiva staticità. 
La Ferrante, infatti, prova a forzare la vena introspettiva dell’io narrante, finendo però con il diventare monotona. Riuscirete a leggere e ad andare avanti solo e se vi sarete affezionati a tal punto ai personaggi da non riuscire ad abbandonarli. La Ferrante è la scrittrice ideale per chi ama le storie belle e avvincenti. E’ per coloro che in un romanzo cercano il calore e la passione declinati all’interno di uno stile semplice, ma coinvolgente. 

Se amate la scrittura raffinata, evocativa e stimolante vi consiglio di leggere solo il primo volume della tetralogia. Gli altri due, per voi, potrebbe risultare monotoni e noiosi.

Se invece avete semplicemente voglia di evadere e immergervi nelle vite turbolente di due donne fragili, combattive e appassionate la Ferrante è la scrittrice che fa per voi.Buona lettura.Alla prossimaDiana 

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