Escort, viaggi e perfino lavatrici. A finire in manette diciassette persone tra politici e dirigenti regionali.
Al centro del comitato d’affari sarebbe stato Fausto Giacchetto, il project manager finito in carcere con la moglie e la segretaria, e che avrebbe pagato tangenti, regalato viaggi e fornito escort a pubblici funzionari e politici in cambio di finanziamenti per un ente di formazione. A scoperchiare la pentola, l’operazione «Mala Gestio» condotta dalla Guardia di finanza. Due anni di indagini che hanno portato anche al sequestro di beni per 35 milioni. Sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme gialle il Ciapi, ente di formazione professionale che invece di aiutare i giovani disoccupati a inserirsi nel mondo del lavoro e per cui incassava milioni di euro dalla Regione Siciliana, distribuiva i fondi europei agli amici e ai politici in cambio di «favori». Fatture gonfiate, appalti pilotati, e operazioni immobiliari avrebbero permesso a Giacchetto di avere a disposizione milioni con i quali acquistava orologi di lusso, auto e perfino lavatrici Adesso mi domando se a questi livelli infinitamente più bassi rispetto ai giri di affari della Capitale o di Milano, succedono queste cose, ovviamente perchè non c'è alcun forma di autocontrollo e si aspetta solo l'interevento della pubblica sicurezza... Dicevo, nei veri centri di potere, economico e sociale, cosa accade... Come direbbe il buon Antonio: C'E' DA AVERE PAURAAAAAAAAAAAAAA