Da ultimo era bello e patetico come i suoi molti ricordi. A Varsavia, durante un accanitissimo scopone, salì dal mezzanino per andar a prendere un rinforzo di scotch in camera sua. Uscì dall’ascensore tenendo la bottiglia sull’avambraccio come un fantolino adorato. “Ehi, Nick, vieni!” gridammo. E lui: “No, debbo andare dai miei amici”. “Ma siamo noi!”. “Ah, bene!” esclamò virando immediatamente verso la nostra tavola. Ora che se ne è andato, il nostro cuore trema all’insorgere di un sospetto maligno: che il fantasioso Omero di tante battaglie sotto le Porte Scee abbia cantato anche la nostra giovinezza, ahimè, da tanto tempo perduta. Caro vecchio Nick, ti sia lieve la terra.
Gianni Brera
Repubblica – 29 settembre 1984
Nostalgia del giornalismo che fu.