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Ma siamo sicuri che ai nostri figli faccia bene bere il latte?

Da Paternamente.it @paternamente

Ma siamo sicuri che ai nostri figli faccia bene bere il latte?

Kate Garraway (guardian.co.uk)

Bere latte di un'altra specie? Nessun animale, in natura, lo fa.
"Il latte vaccino è il nutrimento naturale del vitello e il suo contenuto proteico è quattro volte rispetto al latte di donna: infatti il vitello ha una crescita molto più rapida del bambino, a poche ore dalla nascita si regge già in piedi e ha l'aspetto adulto (...) Essendo un alimento adatto alla crescita del vitello sarebbe auspicabile non introdurlo mai nella dieta del bambino (...)" Tratto da Figli Vegetariani, del celebre pediatra nutrizionista Luciano Proietti (vedi post Figli vegetariani )
In natura, il Latte (prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie dei Mammiferi dopo il parto) è l'alimento previsto per la crescita dei cuccioli dei Mammiferi, ed il Latte di ogni specie va ad esclusivo beneficio di quella specie; questo è evidente dalla diversa composizione dei vari tipi di Latte, come vedremo in seguito.
Sebbene nei Mammiferi l'allattamento dei cuccioli sia la manifestazione di un legame madre-figlio che va ben oltre il semplice aspetto fisiologico di nutrimento, in questa sede parleremo del Latte solamente per quanto concerne le sue proprietà nutrizionali.

Il Latte di tutti i Mammiferi contiene, disciolti in Acqua, Zuccheri (Lattosio), Proteine, Grassi, Vitamine ed Enzimi, oltre agli Anticorpi propri della specie di appartenenza, ma la composizione del Latte differisce tra le varie specie di Mammiferi, come evidenziato dalla Tabella. Queste differenze di composizione sono veramente enormi. Si va dal Latte di focena che contiene solo il 40% di Acqua, al Latte di cavalla che ne contiene il 90%. Mentre il Latte di cavalla ha soltanto l'1.5 % di Grassi, il Latte di focena ne contiene il 46 %. La cavalla produce un Latte più ricco di Lattosio di quello dei cetacei, mentre il Latte di coniglio è il più ricco di tutti in Proteine e Sali Minerali, e così via.
Qual'è la logica che sottende a queste differenze? Le più recenti Ricerche trovano una giustificazione nel rapporto madre-figlio, inquadrandolo in un grande schema nel quale possono venir distinti due gruppi di Mammiferi.
Da un estremo si collocano i Primati, nei quali il neonato è completamente dipendente dalla madre ed in continuo contatto. Il Latte di queste specie è relativamente acquoso e scarso di Grasso e di Proteine, ed il cucciolo, sempre attaccato alla madre, poppa molto frequentemente, ingerendo ogni volta piccole quantità di Latte. Avendo una alimentazione continua, il piccolo non ha bisogno di riserve.
All'estremo opposto vi sono tutti gli altri Mammiferi che dopo il parto nascondono i neonati in nidi o tane e che passano gran parte del tempo a procurarsi il cibo, rientrando soltanto ad intervalli. In questa situazione lallattamento è intermittente e quindi il neonato ha bisogno di un Latte molto sostanzioso (poco acquoso) e da digerire lentamente (molto grasso); inoltre in queste specie il piccolo poppa in modo rapido e si sazia in pochi minuti. Anche i cuccioli dei Mammiferi marini necessitano di un Latte con queste caratteristiche, a causa dellambiente freddo, dei contatti tra madre e figlio non sono sempre facili, e della necessità di poppare in modo rapido (perchè sott'acqua, in apnea).

COMPOSIZIONE DEL LATTE DI DIVERSI MAMMIFERI (per 100 gr.)

 Latte Proteine grammi Lattosio grammi Grasso grammi Acqua grammi

 Donna 0,9 7,2 3,5 88

 Cavalla 2,2 5,9 1,5 90

 Asina 1,5 6,2 1,5 90

 Mucca 3,6 4,9 3,5 87

 Capra 4 4,5 4,3 86

 Pecora 6 4,5 7,5 81

 Bufala 4,8 4,7 7,5 82

 Scrofa 6 5,4 6 82

 Gatta 9 5 5 80

 Cane 10 3 10 75

 Ratto 8 2,6 10,3 79

 Coniglio 13,5 1,8 12 70

 Focena 12 1,3 46 40

 Balena 10 0,8 35 54

Il Latte specie-specifico contiene non solo tutti i Nutrienti nelle proporzioni ottimali per la crescita, ma anche sostanze Enzimatiche ed Anticorpi che hanno la funzione di aumentare le difese immunitarie in un periodo della vita in cui un'infezione potrebbe avere conseguenze gravissime.
Dopo lo svezzamento, però, nessun Mammifero continua a bere Latte, che non è cibo adatto ai bambini ed agli adulti; neppure quello della propria specie, perchè le esigenze nutrizionali dell'adulto sono differenti da quelle del lattante. Il piccolo Mammifero diviene in grado di vivere cibandosi degli alimenti per cui la specie è biologicamente adatta. Inoltre, nessun Mammifero tranne l'Uomo consuma, in nessuna epoca della vita, il Latte di un'altra specie.

Nel caso delluomo, invece, il consumo di Latte di altre specie, di mucca in particolare, sin dai primissimi anni di vita è considerato fisiologico e raccomandabile, nonostante il Latte vaccino -previsto per la crescita del vitello- sia molto diverso per composizione rispetto al Latte di donna perchè:
-contiene troppe Proteine: 36 gr/litro contro 9 gr/litro, -quattro volte di più;
-contiene Proteine molto diverse: rapporto Caseina/Lattoproteine 4.5:1 contro 0.4:1
-contiene poco Lattosio: 49 gr/litro contro 70 gr/litro;
-presenta un rapporto Grassi Saturi/Insaturi svantaggioso;
-contiene una percentuale di Calcio troppo elevata: 1170 mg/litro contro 340 mg/litro;
-presenta un rapporto Calcio/Fosforo svantaggioso: 1.3:1 (Latte vaccino) contro 2.4:1 (Latte umano);
-contiene troppi Sali Minerali: 7 gr/litro contro 2 gr/litro.
Dunque, ad ogni Mammifero il proprio Latte, ed a questa regola deve adeguarsi anche l'Uomo.
Fonte: ssnv

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