Nella litografia di Delacroix ( Macbeth e le streghe, 1825, The Metropolitan Museum of Art, New York) il calderone delle tre streghe dipinge il quadro di fumo ardente e tenebrose profezie. Macbeth, generale del re di Scozia e futuro sovrano, ascolta il racconto della predizione che scatenerà i sanguinosi e cruenti delitti istigati dalla temibile consorte, affamata di morte e di potere.
Immaginiamo di entrare con un balzo nel disegno dell’illustre pittore francese. Siamo in palcoscenico, al Teatro dell’Opera di Roma, scena prima.
Domenica 27 novembre debutta la nuova stagione lirica inaugurata da Macbeth, la fosca e affascinante tragedia di William Shakespeare, che accompagnerà gli spettatori nelle varie repliche settimanali fino a domenica 11 dicembre.
La regia è di Peter Stein e la direzione di Riccardo Muti, i cui geni ci guideranno con maestria tra le appassionanti note di Giuseppe Verdi. L’allestimento, in scena la scorsa estate durante il Festival di Salisburgo, arriva a Roma nella versione adattata per il Teatro Costanzi e ripropone la collaborazione dei due grandi artisti che creano per noi la stessa magica alchimia.
Il cast d’eccezione vedrà come protagonisti i baritoni Dario Solari e Sebastian Catana che si alterneranno nel ruolo di Macbeth.
Il soprano Tatiana Serjanl indosserà invece gli oscuri abiti di Lady Macbeth, ruolo a cui la brillante cantante è avvezza e foriero dei plausi e degli onori che dall’Austria seguiranno il suo talento in Italia.
Giuseppe Verdi ricavò dalla tragedia shakespeariana l’opera lirica che fece il suo ingresso in teatro per la prima volta a Firenze nel 1847. In seguito il musicista fece modificare il testo ( libretto di Francesco Maria Piave) e rielaborò la partitura per la rappresentazione di Parigi del 1865, versione ultima e definitiva. Per la Capitale, in palcoscenico, il secondo adattamento, che per l’occasione prenderà in prestito dalla prima edizione la scena della morte di Macbeth.
La rappresentazione a Salisburgo del celebre melodramma ha ottenuto un successo di pubblico e critica epocali. Attendiamo con impaziente passione l’arrivo del “giorno dei giganti”, il maestro Riccardo Muti e il regista Peter Stein, omaggiati dalla stampa di tutto il mondo, il cui plauso è esploso unanime e corale.
Teatro dell’Opera di Roma
Piazza Beniamino Gigli, 1
Informazioni Tel: 06 48 1 6 01
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