Maccagno con Pino e Veddasca, Passera: “Il Circolo di Graglio diventa grande”

Creato il 16 febbraio 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

E’ degli scorsi giorni una notizia riguardante il circolo “Pianezza” di Graglio, che dal primo gennaio ha terminato la propria attività. Dal primo gennaio, però, la sede storica, come lo fa da decenni, continua ad ospitare le attività ricreative del piccolo borgo. A darne notizia, dal proprio profilo Facebook, è Fabio Passera.

Dalla Pagina Facebook del Circolo “Pianezza” di Graglio

“Dal 1° gennaio una grande novità sta caratterizzando il mondo associativo del neonato Comune di Maccagno con Pino e Veddasca. Da quella data, infatti, il circolo “Pianezza” di Graglio ha cessato la propria attività, ma i locali che da decenni ospitano le attività ricreative del piccolo paese della Veddasca, hanno semplicemente cambiato insegna. Per scelta unanime dei soci, le attività sono confluite in quelle dell’Associazione di Volontariato “Solidarietà” Onlus di Maccagno, che opera in paese fin dal 1989.

Si tratta, in sostanza, di due sedi distaccate di una medesima realtà associativa, che operano su territori diversi per perseguire i medesimi obiettivi. Il presidente (appena rieletto qualche settimana fa) Giovanna Porcù sarà quindi il responsabile di tutti i soci, che da quest’anno ci si aspetta aumentino in modo importante rispetto agli oltre seicento portati in dote dal solo Centro Anziani maccagnese. Resta in sospeso la definizione della proprietà della sede del “Pianezza”, storico asilo infantile di Graglio e mai formalmente confluito in alcuna Fondazione di diritto pubblico o privato. E’ in itinere il passaggio della struttura tra le proprietà comunali, in ossequio a quanto stabilito dall’assemblea dell’ex Asilo”.

“Come Amministrazione Comunale ci siamo spesi in prima persona per raggiungere questo obiettivo – spiega su Facebook il sindaco Passera -. Per noi, la Fusione dei Comuni non è stata un’operazione “a freddo”. Per noi, la Fusione è fatta di volti, di emozioni, di cuori. Noi la Fusione dei tre ex Comuni l’abbiamo immaginata, voluta, realizzata. E ogni volta che succede un miracolo come questo… pensiamo a quanti avrebbero preferito far morire tutto, nel nome di un egoismo che non ci avrebbe portato mai da nessuna parte”.


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