Trama semiseriaRod Kimble è un ragazzo “speciale” che va in giro su un motorino scassato tipo Ciao con cui prova a fare dei salti pericolosissimi e ovviamente non gli riescono. Il povero Rod si crede infatti un grande stuntman, il piccolo dettaglio è che non gli riesce un numero che sia uno. In compenso a fare figure di merda è un fenomeno assoluto. Un giorno però il suo odiato patrigno si ammala e ha bisogno di $ 50.000 per un trapianto al cuore, altrimenti muore. Rod l’eroe cerca di guadagnare la notevole cifra tentando un numero in cui metterà a rischio la sua stessa vita. Che cuore nobile, vuole salvare il patrigno a tutti i costi… ma la sua reale intenzione è farlo rimettere in forma così può prenderlo finalmente a botte per bene!
Hot Rod è un omaggio e allo stesso tempo uno sberleffo supremo nei confronti dei film anni ’80, in particolare le avventure action/sportive alla Karate Kid in cui il protagonista sfigato di turno riesce all’improvviso a diventare un fenomeno in qualche campo. Le cose vanno all’incirca allo stesso modo pure qui, solo che il protagonista oltre che sfigato è pure uno spericolato demente totale, in una parola sola: genio! Il grandioso Rod è interpretato da un ottimo Andy Samberg, sorta di nuovo Adam Sandler (a partire dall’assonanza dei loro nomi) che fa parte del gruppo di comici (ma anche rapper/cantanti demenziali) dei Lonely Island, idoli del Saturday Night Live e autori anche di canzoncine musicalmente valide in collaborazione tra gli altri con Justin Timberlake, Nicki Minaj, Beck, Rihanna, oltre ad aver ideato lo stellare rap di Natalie Portman. Beccatevi un loro video musicale, check it out.
Tornando al film è in pratica una sequela di scene memorabili e tutte (o quasi) contenenti almeno un dettaglio, un’espressione o una battuta geniali, quindi non starò a raccontarvele perché dovete vederle con i vostri occhi. Nonostante l’ambientazione sia nel presente, la colonna sonora è interamente anni ’80, e pure molti dettagli sia nei vestiti che nelle atmosfere sono prese pari pari da quel decennio. Cotte, mangiate e parodiate alla grande.
Mi ha ricordato anche quell'episodio in cui Bart Simpson deve saltare la Gola di Springfield, con la differenza che Rod è molto più incapace di Bart...Come in tutte le storie che si rispetti c’è poi naturalmente anche una ragazza, la bella Isla Fisher, che nella vita privata è sposata con Sacha Baron Cohen (se questo nome non vi dice niente, vi dico: Borat) e quindi per stare insieme a quell’uomo è una che di umorismo deve averne parecchio.Spettacolare poi il rapporto d’amore/odio (ma più che altro odio) tra Rod e il suo patrigno, il cattivissimo Ian McShane (visto nella serie Deadwood), mentre tra i comprimari c’è qualcuno della scuola Judd Apatow (Bill Hader) e da comedy televisive: Danny McBride (Eastbound & Down) e Will Arnett (Arrested Development).
Camminando sul sottile e scivoloso confine tra culto e sculto, questo fila dritto a tutta velocità nel culto. Come al solito poco azzeccato il titolo italiano, visto che avrebbero dovuto chiamarlo: Hot Rod - Un genio in moto.(voto 7/8)