[on air: Ella Fitzgerald and Louis Armstrong∻"Summertime" ]
Ci sono giorni d’estate in cui la quotidianità pesa come un macigno. Sono quei giorni in cui svuotare la cesta della biancheria, rivoltare calzini o separare la biancheria intima dai calzoncini immondi ha il sapore di un’umiliazione. Sono quei giorni in cui senza guardarti in uno specchio sai che sei impresentabile con la fascia che tiene fermi i capelli troppo lunghi e ingrigiti dalla vita e dall’età. Sono quei giorni in cui non ha senso alcuno alzare il tono della voce ché tanto non cambia. Sono quei giorni in cui solo un portafogli vuoto ti impedisce di mollare tutto. Sono i giorni in cui non sei sola ma senti che lo sei. Sono quei giorni in cui la voce di tua madre scandisce parole mai dette ” era così anche per me,ma non l’avresti capito”. Sono quei giorni in cui ti siedi su un angolo del letto ancora da rifare e guardi la tenda mossa leggera dalla brezza di questo Luglio di altri tempi. Sono giorni in cui ti accorgi che dietro la tenda riflessa nel vetro della finestra lo scenario è diverso e pensi a come potrebbe essere la tua vita riflessa nel vetro di una finestra.