Macomer, sotto il Castello le tombe di età nuragica
di Tito Giuseppe Tola
MACOMER. C’era veramente un castello sull’altura che sovrasta la ex Carlo Felice all’uscita di Macomer, ma non solo. Come nella collina di Hissarlik Heinrich Schliemann si trovò di fronte a più strati che corrispondevano a differenti periodi della storia di Troia, anche a Macomer gli archeologi dell’Università di Sassari hanno trovato una serie di stratificazioni risalenti a diverse epoche, da quella più recente post-medioevale del 1600, a quella più antica nuragica del XV secolo avanti Cristo. La scoperta che gli archeologici considerano più interessante riguarda le modalità di sepoltura. Nell’area di scavo sono state infatti ritrovate diverse tombe nuragico-puniche nelle quali il corpo del defunto era deposto di fianco, anziché supino come nelle “tombe di gigante” e in posizione fetale, qualcosa di simile alla tomba rinvenuta nel 1981 a San Cosimo di Gonnosfanadiga dal professor Giovanni Ugas. «È l’unico precedente – ha spiegato l’archeologa Maria Antonietta Tadeu, che ha seguito gli scavi per la Soprintendenza di Sassari, – la differenza col ritrovamento di Macomer sta nel fatto che a San Cosimo si ferma tutto al periodo del Bronzo Antico (1900-1800 a. C.), mentre a Macomer si è continuato a seppellire in questo modo per circa mille anni». Durante gli scavi realizzati dall’Università di Sassari e da Castra Sardiniae sono stati fatti dei ritrovamenti importanti. Oltre alle mura del castello, sono state trovate diverse porcellane e un «biberon» nuragico sempre in terracotta. I risultati della seconda campagna di scavi, finanziata da la Fondazione Banco di Sardegna, sono stati presentati ieri nel corso di una conferenza stampa. Di notevole importanza il ritrovamento delle mura del castello di Macomer del quale si aveva notizia solo dai documenti e dalla tradizione.
fonte: lanuovasardegna.gelocal.it
Nell'immagine: Tamuli, i betili di Macomer.