Mad Max: Fury Road (2015)

Creato il 19 maggio 2015 da Babol81
"MAD MAX FURY ROAD è una meraviglia, una sinfonia di carne e metallo che suona meglio di qualunque cosa possa capitarvi. Se non dovesse piacervi saprete che è perché la vostra anima è sorda."(Cit. Andrea Lupia)
Sabato sera sono andata a vedere Mad Max: Fury Road, diretto e co-sceneggiato da George Miller. Mi aspettavo una figata, invece sono solo uscita dal cinema convinta di avere visto il film più bello dell'anno. Segue post colmo d'aMMore e soprattutto PRIVO DI SPOILER.

Trama: in un futuro post-apocalittico, il taciturno e rude Max deve sopravvivere allo spietato dominio del crudele e mostruoso Immortan Joe, all'inseguimento dell'Imperatrice Furiosa..


George Miller potrà anche non essere considerato dalla cVitica cinefila "che conta" come un Autore degno di questo nome ma per me con la saga Mad Max è riuscito a conquistarsi di diritto un posto nella storia del Cinema. Nel giro di tre decadi il buon George ha girato un cult, SI E' SUPERATO col secondo capitolo, ha sbagliato metà del terzo ma solo per problemi di produzione e a causa della dipartita dell'amico Byron Kennedy e ha girato, trent'anni dopo, un reboot in grado di superare e lasciarsi alle spalle tutti i suoi pregevoli fratelloni. Mad Max: Fury Road dovrebbe essere preso ad esempio da qualunque regista che decida di dare in pasto al pubblico moderno la sua creatura più famosa e riuscita: se l'entusiasmo rimane intatto, se la professionalità non è mai calata, se il film in questione può essere rivisitato ma non snaturato, se il budget è più alto e la tecnologia ci permette di realizzare tutto quello che negli anni '80 poteva essere solo immaginato, ecco che basta mettercisi di buona lena e arriva il capolavoro. E' lapalissiano. Altro che Raimi, Craven e compagnia cantante, che hanno lasciato i loro cult in mano a dei fighetti, a dei ragazzini smanettoni e a degli sceneggiatori faciloni; a settant'anni suonati George Miller ha ripreso la SUA creatura e ha dimostrato di sapere ancora spaccare culi. Per citare Immortan Joe e soci, noi lo ammiriamo e non lo troviamo mediocre. Anzi. Mad Max: Fury Road è un trionfo, non saprei come altro descriverlo. E' una sfrenata corsa in mezzo al deserto dove quella tamarreide che gli Expendables possono solo sognarsi viene elevata ad Arte. E' un'epica battaglia non tra bene e male ma tra vita e morte: come già accadeva ai tempi in cui lo interpretava Mel Gibson, Max non vive, sopravvive. E' nulla più di un animale braccato, una bestia feroce perseguitata dai fantasmi del passato e dai sensi di colpa che, per evitare di "deludere" ancora chi dovesse riporre la propria fiducia in lui, sceglie l'ignavia e l'autoconservazione. Max si ritrova così a fare da spartiacque tra l'Imperatrice Furiosa, donna decisa a proteggere la Vita per il bene dell'umanità intera, e il tiranno Immortan Joe, deciso invece a compiere un massacro per proteggere la SUA vita, la certezza di poter avere il potere assoluto contando su una discendenza sana tradotta in guerrieri pronti a morire per un suo sguardo: acqua, latte, sangue, verde, bellezza, fertilità, tutti i sinonimi di Vita sono concentrati nelle mani di un mostro che di vitale e umano ha davvero molto poco e che si bea della sofferenza e della stupidità di tutti quelli che lo circondano.

Alla fredda, rozza follia di Immortan Joe si contrappone la feroce grazia dell'Imperatrice Furiosa, il personaggio più bello (in senso letterale e figurato) di tutta la saga e quello che è riuscito a fare compiere a questo reboot il salto di qualità. Uno sguardo della bravissima Charlize Theron esprime la sofferenza, la disperazione e la determinazione più di quanto non possano fare mille inseguimenti al cardiopalma (che pur ci sono e sono meravigliosi!) e questa preponderante presenza femminile consente a Miller di sviscerare interamente il dramma umano dei pittoreschi personaggi post-apocalittici che popolano la pellicola, spezzando il cuore allo spettatore senza essere né retorico né banale. La Theron si offre completamente al regista, sporcandosi di sangue, sudore e olio per motori, diventando così la personificazione di tutto il meraviglioso bailamme che sta al cuore di Mad Max: Fury Road, ovvero due ore piene di inseguimenti mozzafiato, mezzi motorizzati usciti dalla mente di un pazzo, stunt talmente violenti e arditi da lasciare a bocca aperta e, ovviamente, personaggi totalmente fuori dalle righe. Miller non ha perso smalto e si vede: se già nel 1985 con Mad Max oltre la sfera del tuono aveva mostrato quello che era in grado di fare con un budget gonfiato, qui si consacra paladino dell'artigianalità (la CGI è stata usata solo per modificare alcuni scorci del deserto in Namibia, eliminare dei cavi e consentire alla Theron di mostrarsi senza un braccio) ed esagera sereno con delle scenografie e delle sequenze in grado di fare piangere di gioia lo spettatore, in primis la meravigliosa cittadella di Immortan e poi il devastante inseguimento all'interno di una tempesta di sabbia. La cinepresa di Miller è instancabile e non sta ferma un minuto, agevolata da un montaggio dinamico ma fluido, passa dai primi piani dei personaggi a quelli dei motori dei mezzi che guidano, dagli sterminati deserti alle cabine di pilotaggio, dalle esplosioni roboanti agli sguardi e gesti appena accennati; le soluzioni visive e coreografiche inoltre non si contano (gli assassini sulle aste flessibili sono favolosi ma personalmente mi alzavo per applaudire ad ogni inquadratura del chitarrista fiammeggiante, vero ed indiscusso mito del film), la colonna sonora è semplicemente galvanizzante, la fotografia coloratissima e nitida, i costumi e il make-up delineano alla perfezione tutti i personaggi, da quelli importantissimi a quelli "secondari" e c'è persino spazio per qualche citazione dedicata ai fan della saga. A tal proposito, se non avete mai visto un Mad Max non preoccupatevi: potete gustarvi quello che ad oggi è il miglior film del 2015 senza nessun problema, godendo di una bellezza e una tecnica talmente grandi che non potrei mai descriverle con le mie limitate capacità. Mi limito solo a ringraziare Miller, che mi ha ridato fiducia nel Cinema e nell'umanità.

Del regista e co-sceneggiatore George Miller ho già parlato QUI. Tom Hardy (Max Rockatansky), Charlize Theron (Imperatrice Furiosa) e Nicholas Hoult (Nux) li trovate invece ai rispettivi link.
Hugh Keays-Byrne, che interpreta Immortan Joe, era stato il primo avversario di Max, Toecutter, nell'ormai storico Interceptor; tra le attrici spiccano invece Megan Gale nei panni della Valchiria e Zoë Kravitz, figlia di Lenny Kravitz e Lisa Bonet, che interpreta Toast. Mel Gibson avrebbe dovuto tornare come Max già nel 2003 ma per problemi di location e la sua decisione di girare La passione di Cristo, alla fine non se n'è fatto nulla, così come non c'è stato nulla da fare per Heath Ledger (per ovvie ragioni) e Jeremy Renner, entrambi possibili candidati per il ruolo di Max. Detto questo, nell'attesa di un'altra probabile trilogia il cui secondo film dovrebbe chiamarsi Mad Max: Furiosa, se Mad Max: Fury Road vi fosse piaciuto recuperate l'intera saga di Mad Max! ENJOY!

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