Mad Max - Fury Road

Creato il 24 febbraio 2016 da Eva Gatti @avadesordre

Nel suo peregrinare in un mondo sempre più disastrato e impoverito, Mad Max finisce alla Cittadella, dove Immortam Joe un vecchio dittatore, governa il popolo razionando l'acqua, possiede un esercito di giovani deformi a causa delle radiazioni atomiche che si sacrificano in nome di un delirio religioso ma soprattutto ha un harem di mogli bellissime e sane con cui vuole migliorare la razza. Furiosa, una delle “imperatrici” di Joe, rapita da piccola da una tribù di sole donne, cerca di tornare al suo luogo d'origine portando con sé le favorite dell'harem per restituire loro la libertà..

George Miller riprende in mano il suo eroe e lo adegua ai tempi gonfiando il tutto: veicoli più fantasmagorici, più inseguimenti, più esplosioni. Nonostante l'accentuazione degli aspetti fumettistici Fury Road rimane fedele all'estetica tribal-punk inventata dal regista: che cos'è l'immaginifica chitarra sputafuoco con il suo apparato di autoparlanti e tamburi, se non la versione punk delle bande militari che accompagnavano gli eserciti in guerra?
Lo snodo più originale della vicenda non è tanto la presenza di donne guerriere come Furiosa, che resta comunque un bellissimo personaggio o la tribù matriarcale delle Vuvalini: l'idea delle donne come portatrici di un modello di vita più naturale che salvaguarda la natura e la sua biodiversità è piuttosto scontata.
Innovativa è l'idea che non esiste un luogo migliore da raggiungere dove ricostruirsi una vita (il “Luogo Verde” dell'infanzia di Furiosa è stato devastato dai cambiamenti climatici) ma che solo salvaguardando il posto in cui si vive dalla corruzione e dalla sopraffazione si può trovare una redenzione. E' l'intuizione di Mad Max che però nella sua follia sempre più allucinata dai ricordi continua a vagare senza meta.