Pare che una grossa produzione cinematografica americana abbia lavorato nel deserto della Namibia. Pare che per girare le scene abbiano danneggiato il delicato equilibrio di quell’ecosistema. Pare che la zona sia quella del Dorob National Park, candidata a entrare nella lista UNESCO del patrimonio dell’umanità.
La storia è ancora tutta da chiarire ed è stata smentita dalla Namibia Film Commission. ma alcune testimonianze riportano seri danneggiamenti della flora e della fauna.
In particolare, per realizzare alcune delle sequenze più spettacolari, in cui sono stati impiegati automezzi dalle grandi dimensioni, sarebbero stati tagliati dei rarissimi cactus* e danneggiato, irreparabilmente, l’habitat di specie animali a rischio, quali lucertole e camaleonti. In particolare per ripetere le scene, lo staff avrebbe cancellato le tracce lasciate dai veicoli “dragando” la sabbia con delle reti che al loro passaggio strappano via piccole preziossime piante che riescono a sopravvivere anche in un ambiente estremo come il deserto.
Il film è “Mad Max: Fury Road“, il quarto della serie con la star Mel Gibson. Nel cast anche Charlize Theron, bellissima attrice sudafricana…speriamo che la sua presenza abbia garantito il giusto rispetto della terra africana.
Se fosse tutto vero, comunque, proporrei di disertare il botteghino…
*Non è esatto parlare di cactus, ma piuttosto di piante desertiche.
Fonti:
http://www.guardian.co.uk/world/2013/mar/05/mad-max-fury-road-namibia
http://www.repubblica.it/ambiente/2013/03/05/news/mad_max_distrugge_fauna-53946305/
http://www.globalpost.com/dispatch/news/afp/130304/mad-max-accused-destroying-namib-desert