La trama (con parole mie): Alex, Marty, Melman e Gloria, ancora in Africa in attesa del ritorno dei pinguini partiti carichi di tesori alla volta di Montecarlo, decidono di organizzarsi da soli e raggiungerli in modo da progettare il tanto agognato viaggio di ritorno nella loro New York.Una volta giunti sul suolo francese, però, i quattro - ed in particolare Alex - divengono immediatamente le prede per Chantel DuBois, poliziotta addetta al recupero degli animali esotici: per sfuggirle, si troveranno costretti ad unirsi ad un circo in attesa di uno spettacolo che potrebbe significare un contratto per un importante tour negli States.Peccato che i numeri dello stesso, un tempo mozzafiato, non siano più accattivanti: toccherà ai nostri dare una mano di "americanismo" in modo da trasformare lo show in un'esperienza imperdibile.
La questione del 3D è ormai un annoso problema che da tempo rappresenta un cruccio per gli occupanti di casa Ford - il sottoscritto in particolare -, in parte perchè trovo sia una tecnologia ancora troppo poco sfruttata per risultare davvero interessante ed in parte perchè si cominciano a notare inquadrature e sequenze girate solo ed esclusivamente in funzione del 3D stesso, quasi fosse in qualche modo più importante del contenuto di un film, della sua vera magia.Normalmente, quando un titolo esce nell'ormai abusato formato, cerco spesso e volentieri di trovare una sala in cui venga proiettato seguendo il "metodo tradizionale" o, se costretto, finisco per approcciare la visione con un discreto sospetto: se, a questo, si uniscono poi tutti i più terribili luoghi comuni a proposito delle macchine da soldi pronte a scattare quando in ballo ci sono prodotti indirizzati al pubblico più piccolo, la frittata è fatta.Così come era accaduto per Cars 2 - sequel di un film che avevo adorato, nonchè primo prodotto davvero trascurabile targato Pixar -, anche con Madagascar 3 sono uscito dalla visione tendenzialmente irritato da uno spettacolo sicuramente pirotecnico e decisamente azzeccato soprattutto per i personaggi di contorno ed i nuovi protagonisti eppure profondamente vigliacco e ricattatorio, esempio perfetto di sfruttamento della curiosità e dell'entusiasmo dei bambini che, effettivamente, a fronte delle evoluzioni circensi dei quattro protagonisti, finiranno per impazzire chiedendo a gran voce almeno una seconda visione ai genitori - per non parlare di giocattoli, pupazzi, videogiochi, dvd, bluray e quant'altro -.Peccato, perchè alcuni spunti risultano interessanti, le new entries funzionano - dalla tigre Vitaly, doppiata in originale da Bryan Cranston, a Gia e Stefano, arrangiato per non tradire la sua italianità in un pessimo spagnolo che mi ha ricordato l'operazione che riuscì, al contrario, a Un pesce di nome Wanda -, il mondo del circo ha il suo fascino e la resa tecnica - soprattutto per quanto riguarda l'aspetto cromatico - è notevole, pur se certo lontana dagli standard di Miyazaki o della già citata Pixar: eppure tutto suona vuoto e fasullo, i pinguini - motore dei primi due capitoli, che, per la cronaca, ho trovato decisamente divertenti - perdono mordente così come Re Julien, la trama è scontata e banale e la nemesi dei nostri - per quanto possa apprezzare il fatto che, in quanto francese, possa essere bistrattata e fare la figura della stronza - risulta pedante e con un appeal prossimo allo zero.Una vera (quasi) catastrofe, considerata anche la firma prestigiosa di Noah Baumbach - regista del pregevole Il calamaro e la balena, che consiglio assolutamente di recuperare - in collaborazione alla sceneggiatura, che sulla carta poteva garantire il salto di qualità verso l'animazione autoriale per una delle serie di maggior successo degli ultimi anni: un peccato, perchè l'ennesima dimostrazione della volontà dei grandi distributori di puntare di nuovo solo ed esclusivamente sullo stupore da confezione rischia di gettare un'ombra preoccupante su un genere che, negli ultimi dieci anni, aveva conosciuto livelli qualitativi mai raggiunti prima nonchè traguardi impensabili solo ai tempi in cui noi eravamo bambini - ed ovviamente parlo dell'Orso d'oro andato al meraviglioso La città incantata di Miyazaki -.Speriamo soltanto che questi episodi siano soltanto una sbandata temporanea, e che con l'imminente Brave si possa fare ritorno alla meraviglia. Quella vera.
MrFord
"Viene il tempo di fermarsi
di bagnarsi di poesia
di sentirsi parte di una sinfonia
si raccolgono le stelle
e una luna che non sai
e la notte si fa bella, come mai
un momento di infinito che si scomoda per te
perché un uomo che ha vissuto
ha più di un mondo dentro sé..."Renato Zero - "Il circo" -