Economia digitale e Made in Italy più vicine che mai. Fra le eccellenze del Bel Paese il corallo di trapani, il cappello di paglia di Signa, la patata della Sila ed il vetro di Murano. Tesori del patrimonio culturale e storico Italiano che ora trovano una nuova e forte valorizzazione sul web grazie al superbo lavoro di Google. In collaborazione con il ministero delle Politiche Agricole e Unioncamere, il 21 gennaio ha aperto una piattaforma interamente dedicata al made in italy, all'interno del progetto "Google Cultural Institute". Eccellenze artigianali ed agroalimentari esposti finalmente in una "mostra digitale". Foto, video, archivi storici, informazioni e curiosità aspettano di essere esplorate in un interessante viaggio che, come tale, prevede il supporto di una mappa.
A sottolineare il crescente interesse verso il Made in Italy è lo stesso colosso del web, che sottolinea come nel 2013 le ricerche su Google siano cresciute del 12% rispetto all'anno precedente. A fronte di questo insistente interesse, non vi è da parte delle imprese Italiane un'adeguata risposta. Esse sono ancora poco presenti sul web, poco si affidano al mezzo digitale, solo il 34% delle Pmi ha un proprio sito internet e solamente nel 13% dei casi tale spazio è usato per servizi di e-commerce.
Se da un lato Google collabora con le istituzioni promuovendo l'arte di questi artigiani, dall'altro cerca di offrire loro un aiuto ancora più concreto, fornendo gli "strumenti per avere successo nell'era del digitale".
Come sottolinea Vinton Gray Cerf (considerato uno dei padri di internet, inventò il protocollo TCP/IP con Bob Kahn) "Ormai internet è un'importante infrastruttura globale. Non è parte dell'economa, è l'economia [...] Le piccole e medie imprese hanno difficoltà di visibilità al di là della loro regione". Ecco allora che Google costruisce un secondo portale, un "percorso formativo" per aiutare le Pmi ad entrare nell'economia digitale. Una serie di "lezioni", in cui vengono fornite idee e riferimenti pratici, casi studio e storie di quelli imprenditori che hanno puntato sulla rete, consolidando la loro forza e rompendo i confini nazionali, portando la propria attività in uno scenario internazionale. Anche qui Google non è solo, questa volta entrano in gioco la Fondazione Symbola ed il coordinamento scientifico dell'Università Cà Foscari di Venezia.
Gli investimenti di Google sottolineano il valore del Made in Italy, per quanto l'economia italiana stia passando un brutto periodo, i colossi del mondo credono ancora nella sua qualità. Che sia proprio il digitale una via di fuga?
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