Madeleine dorme, di Sarah Shun-lien Bynum

Creato il 07 marzo 2012 da Patriziabi (aspassotrailibri) @openars_libri

Recensione – Madeleine dorme, di Sarah Shun-lien Bynum (ed. Transeuropa, 2011, pp. 279)

E’ il passaggio nella confusione“, questo mi sono detta a metà del romanzo quando mi stavo inoltrando a fatica, senza intravedere la via d’uscita, nei meandri della mente di Madeleine.
Un libro che mi ha affascinato per il linguaggio, ricercato ma non eccessivo, e per il coraggio dimostrato dall’autrice nella scelta del registro narrativo.
Madeleine dorme, immobile sul proprio letto, ma abbaglia il lettore il contrasto di questa staticità con l’energia vitale di cui sono colme le scene che si susseguono intorno a lei. Una contrapposizione che spiazza e che fa apprezzare ogni singola immagine e descrizione di vita onirica o reale che anima il sonno di Madeleine.
Fino al momento in cui i due livelli si fondono ed il già sottile ed impercettibile confine che divide i due mondi diviene inesistente. Il lettore non riconosce più i sogni di Madeleine ed i personaggi che li popolano ed il quotidiano che Madeleine ha lasciato oltre la sponda del proprio letto.
E’ su questa linea scolorita che io mi sono trovata ad annaspare, alla ricerca di un fiato cui consegnare il mio strenuo bisogno di aria limpida e trasparente: ciò che inizialmente mi aveva affascinato (l’assaporare i sogni di Madeleine, l’osservare Madeleine che rende reali i sogni attraverso il suo corpo, il suo viverli, gli incontri la Letteratura con L maiuscola, dalle Metamorfosi di Ovidio, al riferimento ad Alice, alla figura ed al pensiero di Freud) a metà dell’opera mi stava soffocando.
Ho continuato ad apprezzare, sino all’epilogo del romanzo, senza riserve, la bellezza, la morbidezza e la sinuosità del linguaggio della scrittrice, il suo quadro decisamente fuori dagli schemi, i suoi capitoli fulminei, in realtà dei paragrafi, lunghi talvolta solo una decina di righe.
Ho apprezzato l’azzardo dello stile di cui si fa portavoce questo libro, la penna ardita seppur poetica e bucolica della scrittrice; meno gradito è stato non dare, a metà dell’opera, un appiglio al lettore, un punto di riferimento intorno al quale far convogliare i propri pensieri confusi.

Silenzio, dice la mamma. Medeleine dorme. E’ così bella quando dorme, non voglio che si svegli.
E’ il primo capoverso del libro, nonchè l’ultimo, l’anello di una catena che si avvolge e che si annoda intorno alla stessa immagine: significativo che l’autrice utilizzi le stesse parole e la stessa “fotografia” per aprire e chiudere la sua opera che è sogno, è surrealismo, è finzione, costruita sulle basi classiche della Letteratura.

Il mio giudizio: 3/5

Sarah Shun-lien Bynum

Madeleine dorme

ed. Transeuropa

Anno 2011, pp. 279

ISBN 9788875801526


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